LA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI E DEL PERSONALE
rispetto dei termini di pagamento
LA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI E DEL PERSONALE
a cura di Arturo Bianco
22 Gennaio 2024
Gli enti devono modificare la metodologia di valutazione per dare applicazione al vincolo per cui devono riservare almeno il 30% del punteggio complessivo al rispetto dei tempi di pagamento e dare attuazione alle indicazioni dettate dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
Quest’anno l’annuale monitoraggio e l’eventuale modifica della metodologia di valutazione previsto dall’articolo 7, comma 1, del d.lgs. n. 150/2009, per come modificato dal d.lgs. n. 74/2017, assume un rilievo perché occorre dare applicazione alle previsioni dettate dall’articolo 4-bis del decreto-legge n. 13/2023, cioè della disposizione che stabilisce che almeno il 30% del punteggio della valutazione debba essere riservato al rispetto dei termini di pagamento, per il necessario recepimento della direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione 28 novembre 2023. Queste modifiche vanno adottate rapidamente, così da consentire la loro applicazione già a partire dalle attività svolte nell’anno 2024. La metodologia di valutazione è oggetto di informazione preventiva e, a richiesta dei soggetti sindacali, di confronto.
I TEMPI DI PAGAMENTO
Tutte le pubbliche amministrazioni devono luogo individuare i dirigenti, ovvero negli enti che ne sono sprovvisti i titolari di incarichi di elevata qualificazione, che hanno la responsabilità dei pagamenti delle fatture commerciali e quelli apicali delle relative strutture.
Gli enti devono introdurre le necessarie misure organizzative per garantire il rispetto di questo vincolo, modifiche che investono tutte le articolazioni organizzative delle amministrazioni pubbliche.
Devono aggiornare la propria metodologia di valutazione, prevedendo che il rispetto dei termini di pagamento pesi per almeno il 30% nella determinazione della misura concreta della indennità di risultato. Questo vincolo può essere introdotto con l’inserimento di tale obiettivo nella performance organizzativa e/o con il suo inserimento nella performance individuale dei singoli dirigenti o incaricati di elevata qualificazione che sono interessati e/o dando seguito ad un taglio della indennità di risultato, nel caso di mancato rispetto dei termini di pagamento. Peraltro, questa ultima è la scelta obbligata nel caso in cui nell’anno 2023 non sia stato assegnato questo obiettivo con il peso complessivo di almeno il 30%.
Occorre ricordare che il taglio deve essere necessariamente pari ad almeno il 30%: di conseguenza lo spazio per graduazioni e differenziazioni è possibile solamente se si garantisce che esso debba comunque essere non inferiore al 30% della misura della indennità di risultato che spetterebbe al dirigente.
Si deve -conclusivamente- ricordare che, nella verifica sia del rispetto dei termini di pagamento, sia della applicazione della decurtazione, devono necessariamente essere coinvolti i revisori dei conti.