LE CONSEGUENZE DELL’EMERGENZA SUL LAVORO NELLE PA
LE CONSEGUENZE DELL’EMERGENZA SUL LAVORO NELLE PA
12 Novembre 2020
Il lavoro agile, in particolare negli enti delle regioni che sono zona rossa, deve essere utilizzato ampiamente e le prove concorsuali da svolgere in presenza sono sospese: sono queste le principali conseguenze che derivano dal DPCM dello scorso 3 novembre sull’emergenza da COVID-19
Il lavoro agile o smartworking deve essere utilizzato, nelle PA delle regioni inserite nella zona rossa, per tutte le attività che l’ente ritiene non indifferibili e che richiedono la presenza presso la sede. In tutto il paese invece, le prove concorsuali che richiedono la presenza fisica e non possono essere svolte a distanza sono sospese. Sono queste le principali conseguenze sul lavoro nelle PA determinate dal recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre. Tra le altre conseguenze relative al personale pubblico ricordiamo lo stimolo alla differenziazione degli orari, il divieto, salve deroghe motivate, dello svolgimento di riunioni in presenza e la sottolineatura della necessità del rispetto in tutte le PA delle prescrizioni di tutela sanitaria.
LO SMARTWORKING
Vengono dettate un insieme di prescrizioni per dare corso ad un ampliamento del ricorso al lavoro agile, indicazione che viene accompagnata dalla previsione per cui in caso di allentamento della emergenza gli enti devono essere pronti a consentire il riavvio a pieno regime delle proprie attività.
In primo luogo, ci viene detto che, “nel predisporre, anche attraverso l'adozione di appositi protocolli, le misure necessarie a garantire la progressiva riapertura di tutti gli uffici pubblici e il rientro in sicurezza dei propri dipendenti” si applicano le previsioni dell’articolo 263 del d.l. n. 34/2020, quindi il collocamento in lavoro agile del 50% dei dipendenti che sono impegnati in attività che possono essere svolti con tale modalità, adeguandosi alla necessità di consentire il riavvio delle attività produttive e commerciali e garantendo l’erogazione dei servizi con “regolarità, continuità ed efficienza”.
Altra importante indicazione è la seguente, che costituisce una modifica delle previsioni dettate dall’articolo e dal Decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione dello scorso 19 ottobre: “le pubbliche amministrazioni assicurano le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l’effettività del servizio erogato con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione, garantendo almeno la percentuale” del 50% dei dipendenti che possono essere utilizzati in cd smartworking.
Due importanti prescrizioni sono dettate direttamente per i...