Iniziate le trattative per il rinnovo del ccnl comparto sanità 2022-2024
prima riunione per il rinnovo del ccnl comparto sanità 2022-2024
Iniziate le trattative per il rinnovo del ccnl comparto sanità 2022-2024
a cura di Pierluigi Tessaro
25 Marzo 2024
Mercoledì 20 marzo 2024 si è tenuta la prima riunione per il rinnovo del ccnl comparto sanità 2022-2024.
Per la prima volta le trattative sono iniziate da questo contratto anziché da quello delle funzioni centrali, per cui si tratta di un’importante novità.
L’inizio delle trattative per il comparto sanitario è derivato dalla carenza di personale sanitario, comune a molti Paesi Europei, ma che in Italia ha assunto dimensioni ancora maggiori considerando che quasi il 20% dei cittadini ha un’età superiore a 65 anni di età e nel 2050, secondo le previsioni dell’Istat, l’8% avrà più di 85 anni.
Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato alcuni aspetti importanti quali le difficili condizioni di lavoro, la progressiva diminuzione di infermieri causata da un ampio turno over ed il mancato ricambio del personale. A ciò vanno aggiunti l’alto tasso di abbandono al lavoro e la scarsa attrattività della professione infermieristica, con fenomeni di burn out.
Le risorse destinate ai rinnovi contrattuali dei vari comparti assommano a 8 miliardi di euro, di cui 2,3 miliardi saranno destinati al rinnovo del ccnl comparto sanitario, mai così alte rispetto al passato.
L’aumento medio mensile previsto è pari al 5,78%, circa 130 euro lordi, a cui si dovranno aggiungere le indennità di pronto soccorso per un valore di 70 milioni di euro per il periodo 1/6/2023-31/12/2023 e altri 140 milioni di euro con decorrenza dal 1/1/2024.
Su base annua, l’aumento lordo annuo si attesterà su un importo complessivo di circa 1.630 euro e interesserà oltre 581.000 dipendenti della sanità appartenenti al personale non medico e non dirigente, comparto dipendenti del Ssn, degli Istituti Zooprofilattici, degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), delle Residenze sanitarie assistenziali (RSA), delle ex Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza (Ipab), Arpa e di altri enti sanitari.