L’analisi della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro sulle buste paga prima e dopo l’assegno unico e universale
assegno unico e universale
L’analisi della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro sulle buste paga prima e dopo l’assegno unico e universale
a cura di Pierluigi Tessaro
16 Maggio 2022
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha pubblicato un approfondimento riferito alla situazione prima e dopo la partenza dell’assegno unico e universale.
Nel documento, i Consulenti del Lavoro hanno innanzitutto evidenziato che l’Assegno Unico e Universale è uno strumento istituito e regolamentato dal D.lgs.vo n. 230/2021, in attuazione della Legge delega n. 46 del 1/4/2021, erogato dall’INPS a partire dal mese di marzo sulla base della condizione economico/patrimoniale del nucleo familiare, individuata attraverso l’ISEE.
Nello studio, i consulenti rilevano come ora sia possibile trarre le prime conclusioni, considerando che gli stipendi e i bonifici dell’Assegno Unico e Universale sono stati entrambi accreditati a favore dei richiedenti.
In particolare, viene sottolineato come questa nuova misura non soddisfi pienamente le aspettative dei contribuenti, poiché se il legislatore si prefiggeva il contrasto alla denatalità, oltre alla conciliazione fra i tempi di vita e di lavoro, soprattutto quelli femminili, in realtà la riforma ha riordinato solamente i sussidi già presenti nel ns. sistema, creando confusione, false aspettative e delusioni in capo ai molti nuclei destinatari del nuovo strumento di welfare.
Tutto ciò senza dimenticare gli sfasamenti temporali derivanti dall’accredito del beneficio da parte dell’INPS rispetto a quello erogato dal datore di lavoro sotto forma della busta paga.
Nel documento vengono proposti 5 diversi casi di attribuzione dell’assegno unico e universale, nello specifico:
- caso 1: genitori coniugati, lavoratore dipendente, moglie a carico, 2 figli minori di 3 anni;
- caso 2: convivente con un figlio maggiore di 3 anni;
- caso 3: genitori coniugati, lavoratore dipendente, moglie a carico, 3 figli maggiori di 3 anni, 1 figlio minore di anni;
- caso 4: madre separata con 2 figli...