L’utility esonero lavoratrici madri. Il messaggio INPS n. 1702 del 6/5/2024
messaggio INPS n. 1702 del 6/5/2024
L’utility esonero lavoratrici madri. Il messaggio INPS n. 1702 del 6/5/2024
a cura di Pierluigi Tessaro
14 Maggio 2024
Con il messaggio n. 1702 del 6/5/2024, l’INPS ha comunicato il rilascio dell’applicativo denominato “Utility Esonero Lavoratrici Madri”.
Si tratta di un programma utilizzabile dalle lavoratrici madri per comunicare i codici fiscali dei figli o, in assenza del codice fiscale dei figli, i loro dati anagrafici, limitato ai soli casi in cui per la lavoratrice, già beneficiaria del c.d. “bonus mamme”, non sono stati inseriti i codici fiscali dei figli nei flussi Uniemens.
Come noto, l’articolo 1, commi 180-181-182, della legge 30/12/2023, n. 213, di Bilancio 2024, ha previsto una nuova modalità di esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) a favore delle lavoratrici madri con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (c.d. bonus mamme), pubblico o privato, con esclusione del rapporto di lavoro domestico, nel limite annuo di 3.000 euro, pari a 250 euro su base mensile.
Con la Circolare n. 27 del 31/1/2024, l’INPS aveva fornito le istruzioni operative in merito all’attribuzione dello sgravio alle lavoratrici madri in possesso dei requisiti previsti dalla norma.
Il beneficio, che risulta alternativo allo sgravio previsto dall’articolo 1, comma 15, della legge di Bilancio 2024, ovvero il 7% e 6% su imponibili non eccedenti rispettivamente 1.923 euro e 2.692 euro, spetta, per la sola annualità 2024, alle lavoratrici madri di due figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo e, per il triennio 2024-2026, alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.
Per beneficiare del bonus mamme le lavoratrici madri hanno dovuto comunicare al datore di lavoro i codici fiscali dei figli, altrimenti tale esonero non poteva essere riconosciuto.
L’informazione fornita ai datori di lavoro ha consentito agli stessi datori di lavoro di esporre nelle denunce mensili l’esonero spettante alle lavoratrici madri e all’INPS di effettuare i controlli di quanto dichiarato e, qualora i dati fossero risultati non veritieri, disconoscere la misura di esonero richiesta.
Nella circolare n. 27/2024, l’INPS aveva, inoltre, precisato che le lavoratrici madri potevano comunicare direttamente all’istituto previdenziale i codici fiscali dei figli con un applicativo di prossimo rilascio.
Il software risulta ora disponibile...







