Forme contrattuali di valorizzazione del patrimonio culturale
regime dei servizi al pubblico
Forme contrattuali di valorizzazione del patrimonio culturale
Tar Toscana-Sez. II n. 870
05 Ottobre 2023
Il Tar Toscana-Sez. II n. 870, ribadisce che sulla base delle modifiche introdotte dal D.L. 76/2020, lo speciale regime dei servizi al pubblico (assistenza culturale e ospitalità, in sostanza i cd. servizi aggiuntivi) di cui all’art. 117, commi 1 e 2, non si caratterizza più per la possibilità di fare esclusivo ricorso al modello concessorio.
La scelta di utilizzare l’appalto o la concessione è quindi rimessa alle stazioni appaltanti in ragione dei rispettivi fabbisogni. Ne consegue che anche un servizio accessorio quale la biglietteria, laddove affidata in modo integrato ai servizi di assistenza e ospitalità, possa essere affidato secondo il regime concessorio, indipendentemente “dal rispettivo valore economico dei servizi considerati”. Tale ultima previsione sta evidentemente a significare che anche in caso di netta predominanza economica del servizio di biglietteria rispetto ai servizi integrati, la procedura di affidamento ed il relativo contratto possono mantenere lo schema concessorio in ragione della prevalenza funzionale dei servizi aggiuntivi (il che fonda una eccezione alle regole generali dei cd. appalti misti di cui all’art. 28, comma 7 del D.Lgs. n. 50/2016, che così recita: “nel caso di contratti misti che contengono elementi di appalti di forniture, lavori e servizi nei settori ordinari e di concessioni, il contratto misto è aggiudicato in conformità con le disposizioni del presente codice che disciplinano gli appalti nei settori ordinari, purché il valore stimato della parte del contratto che costituisce un appalto disciplinato da tali disposizioni, calcolato secondo l'articolo 35, sia pari o superiore alla soglia pertinente di cui al medesimo articolo 35”