Finalmente il Decreto sui Progetti Utili alla Collettività per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza. di Emilio Gregori e Nicoletta Baracchini (Synergia, Milano).
Il 22 ottobre, a stretto giro della Conferenza Unificata Stato-Città tenutasi il 17 ottobre, il...
Finalmente il Decreto sui Progetti Utili alla Collettività per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza. di Emilio Gregori e Nicoletta Baracchini (Synergia, Milano).
Il 22 ottobre, a stretto giro della Conferenza Unificata Stato-Città tenutasi il 17 ottobre, il Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali ha finalmente emanato il Decreto attuativo del Reddito di Cittadinanza sui cosiddetti Progetti per i lavori Utili alla Collettività o PUC,
06 Novembre 2019
Il 22 ottobre, a stretto giro della Conferenza Unificata Stato-Città tenutasi il 17 ottobre, il Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali ha finalmente emanato il Decreto attuativo del Reddito di Cittadinanza sui cosiddetti Progetti per i lavori Utili alla Collettività, o PUC, a cui tutti i beneficiari della misura, salvo specifiche eccezioni, sono tenuti a dare disponibilità.
Il provvedimento, che era atteso entro settembre, porta a compimento l’ultimo fondamentale tassello per la gestione del Reddito di Cittadinanza, benché ancora molto debba essere fatto per la sua attuazione operativa, non ultimo il fatto che il Sistema Informativo del Reddito di Cittadinanza (recentemente istituito con il DM 108 del 2 settembre 2019) è ancora lungi dal potersi considerare a piena funzionalità, in particolare proprio per la gestione dei PUC, che è al punto zero.
Fin da gennaio, l’approvazione del DL 4/2019, ha catalizzato l’attenzione dei Comuni proprio sui PUC, in un misto di preoccupazione per un nuovo pesante adempimento obbligatorio e di eccitazione per la possibilità di rimpinguare le carenze di personale e risolvere i problemi di bilancio per tappare buchi nelle strade o pulire parchi e giardini.
Mentre sul secondo aspetto va detto subito che tali aspettative, tra l’altro abbastanza infondate per la natura stessa del DL4 (che come rafforzato dal nuovo decreto attuativo si fonda sull’articolo 26 del D.Lgs 150/2015), sono certamente da ridimensionare e ricondurre a ragionevolezza, sul primo aspetto va detto che il DM 22 ottobre non contribuisce a risolvere del tutto il dubbioche per i Comuni la previsione del comma 15 dell’articolo 4 del DL 4/2019 abbia carattere di cogenza o meno. Ovvero se i Comuni possano anche astenersi (o no) da definire e implementare i PUC (la Legge 26 di conversione ha infatti eliminato l’unica parte del DL 4 che lasciava intravedere un certo grado di assertività del Governo dei confronti dei Comuni). Si può certamente affermare che i per i Comuni i PUC rappresentano comunque una doppia opportunità: la prima in ordine importanza è quella di allargare lo spettro di occasioni di inclusione socio-lavorativa per i beneficiari del reddito di cittadinanza, rafforzandone anche il senso di responsabilità e di...