LINEE GUIDA SUL RAPPORTO TRA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ED ENTI DEL TERZO SETTORE (D.M. 72/2021). PARTE TERZA: L'ACCREDITAMENTO.
Decreto del Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro n. 72 del 31 marzo 2021
LINEE GUIDA SUL RAPPORTO TRA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ED ENTI DEL TERZO SETTORE (D.M. 72/2021). PARTE TERZA: L'ACCREDITAMENTO.
a cura di Davide Benintende
08 Giugno 2021
Con Decreto del Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro n. 72 del 31 marzo 2021 il legislatore, dopo un lungo periodo di attesa, ha approvato le “Linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo Settore”, con lo scopo di offrire agli operatori un quadro condiviso di analisi circa gli istituti introdotti dal Codice del Terzo Settore (CTS - D. lgs. 3 luglio 2017, n. 117), facendo luce su vari aspetti che caratterizzano le attività condivise tra gli Enti Locali e il mondo dell'associazionismo. Sono stati definiti, in particolare, i percorsi amministrativi che le amministrazioni pubbliche dovranno seguire per rendere operativi gli istituti della co-programmazione, co-progettazione, accreditamento, e delle convenzioni.In questa sede analizziamo, in particolare, l'istituto dell'accreditamento, disciplinato dall'art. 55, comma 3 CTS.
Tale istituto può essere attuato mediante attività di co-progettazione ai sensi di quanto previsto dal quarto comma, che disciplina l'individuazione degli enti del Terzo settorecon cui attivare il partenariato nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento, previa definizione, da parte della pubblica amministrazione procedente, degli obiettivi generali e specifici dell'intervento, della durata e delle caratteristiche essenziali dello stesso nonché' dei criteri e delle modalità per l'individuazione degli enti partner.
Le linee guida precisano il distinguo tra l'istituto dell'accreditamento rispetto la modalità dell'affidamento di servizi, disciplinata dalla legge n. 502/1992 e dalle varie leggi regionali di settore, in particolare nei settori dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali, nonché della formazione e del collocamento al lavoro. L’accreditamento cosiddetto “locale”, previsto dal CTS, può essere ricondotto piuttosto al regime autorizzatorio, ovverosia a quella peculiare forma di abilitazione – da parte delle competenti amministrazioni – mediante la quale un soggetto, persona fisica o giuridica, al ricorrere dei presupposti normativamente previsti, può svolgere una data attività o un servizio.
L'Amministrazione dovrà procedere secondo evidenza pubblica e predisporre un apposito avviso, finalizzato a verificare il possesso dei requisiti dei soggetti richiedenti, richiesti per lo svolgimento delle attività di interesse generale indicate. Con il procedimento l'Amministrazione si dovrà limitare ad un mero riscontro fra quanto richiesto dalla disciplina generale e di settore al soggetto da autorizzare e quanto posseduto da quest’ultimo. Secondo tale modalità di relazione pubblico-privato, a differenza del sistema delle gare disciplinato dal Codice di Contratti, non viene attivata una selezione competitiva, né si prevedono valutazioni discrezionali di merito da parte dell’ente pubblico, essendo il regime autorizzatorio dell'accreditamento escluso dall’applicazione del D. lgs. 50/2016, limitandosi il legislatore a definire solo i principi di carattere generale a cui attenersi nell'utilizzo dell'accreditamento. In tal proposito, la Commissione speciale del Consiglio di Stato, in sede dell’attività consultivasullo schema di Codice, di cui al parere n. 1405/2017 del 14 giugno 2017, ha osservato che “(…) il comma 4 dell’articolo in esame, pur essendo mosso dalla condivisibile finalità di garantire la sceltaimparziale e trasparente degli enti partner nell’attività di co-progettazione, reca solo principi di carattere generale che andrebbero meglio specificati nella legge non essendo all’uopo sufficiente ilrichiamato operato dal comma 1 al rispetto della legge n. 241 del 1990. In alternativa si potrebbe espressamente prevedere che, nel rispetto delle norme contenute all’articolo 55, spetti a ciascuna amministrazione adottare bandi che specifichino meglio le regole per la selezione degli enti partner”. In applicazione di quanto affermato dal Consiglio di Stato, gli avvisi finalizzati all’attivazione di rapporti di collaborazione con gli ETS mediante co-progettazione nella peculiare modalità dell’accreditamento, potrebbero regolare i seguenti ulteriori aspetti:requisiti richiesti agli ETS, specificatamente inerenti alla procedura di accreditamento, eventuale durata del rapporto di accreditamento e/o della...