LE SANZIONI DELL’ANAC EX ART. 54BIS COMMA 6 DEL D.LGS. 165/2001: PRIME APPLICAZIONI A TUTELA DEI WHISTLEBLOWER DISCRIMINATI.
istruttoria condotta dall'ANAC per adozione di misure discriminatorie
LE SANZIONI DELL’ANAC EX ART. 54BIS COMMA 6 DEL D.LGS. 165/2001: PRIME APPLICAZIONI A TUTELA DEI WHISTLEBLOWER DISCRIMINATI.
a cura di Riccardo Lasca
08 Aprile 2021
L’art. 54bis comma 6 periodo I del D.Lgs. 165/2001 è netto e chiaro: “6. Qualora venga accertata, nell'ambito dell'istruttoria condotta dall'ANAC, l'adozione di misure discriminatorie da parte di una delle amministrazioni pubbliche o di uno degli enti di cui al comma 2, fermi restando gli altri profili di responsabilita', l'ANAC applica al responsabile che ha adottato tale misura una sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 30.000 euro.”
Sul chi sia e cosa e quando e quanto “debba (non possa!) fare” (esattamente: ‘il soffiare nel fischietto’) il pubblico dipendente allorché percepisca - ciascuno con il suo livello funzional-culturale - di trovarsi dinanzi a “condotte illecite di cui e' venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro” (non al bar interno del proprio Ente, ove esistente), chi scrive lo ha già chiarito in passato in innumerevoli scritti pubblicati su questa stessa rivista online. Comunque sta tutto scritto nel D.Lgs. 165/2001, nel DPR 62/2013 e nel codice di comportamento (lo si spera) del singolo Ente. Comunque ogni anno ciascuna PA (almeno per i nuovi assunti!) è tenuta a formare ed informare in merito i propri dipendenti, checché ne pensino Sindaci, Assessori, Direttori Generali. Ma a monte l’Ente, esattamente su proposta del RPCT, deve aver ‘normato ad hoc’ e tale formazione cade anche su tali specifica interna normazione ad hoc, pena…. “Qualora venga accertata l'assenza di procedure per l'inoltro e la gestione delle segnalazioni ovvero l'adozione di procedure non conformi a quelle di cui al comma 5, l'ANAC applica al responsabile la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000 euro. Qualora venga accertato il mancato svolgimento da parte del responsabile di attivita' di verifica e analisi delle segnalazioni ricevute, si applica al responsabile la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000 euro. L'ANAC determina l'entita' della sanzione tenuto conto delle dimensioni dell'amministrazione o dell'ente cui si riferisce la segnalazione”.(periodi II,III e IV del comma 6 dell’art. 54bis).
Su quali diritti specifici abbia il dipendente pubblico-whistleblower (‘il soffiatore del fischietto’) il citato art. 54bis del Tupi è chiarissimo: “non puo' essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito, o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro determinata dalla segnalazione”.
Iniziano ora ad andare a segno le prime sanzioni dirette (quelle amministrativo-pecuniarie dell’NAC ex art. 54bis comma 6 periodo I) ed indirette costituite naturalmente dalle spese di lite (quando va bene quelle sole del proprio avvocato e quando va male anche quelle dell’avvocato della PA) se si ha l’ardire di impugnare dinanzi al TAR il provvedimento sanzionatorio in esame dell’ANAC.
La notizia del - finalmente - diritto vivente in esame viene dal T.A.R. Lazio, Roma, Sezione Prima, Ordinanza 11 marzo 2021, n. 1547 che in una ordinanza ‘collegiale’ di poche righe così dispone:
“Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'art. 55 cod. proc. amm.;
Visti tutti gli atti della causa;
Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 10 marzo 2021 la dott.ssa Francesca Petrucciani in collegamento da remoto in videoconferenza, secondo quanto disposto dall’art. 4 del d.l. 28/2020, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1 della l. 25 giugno 2020, n. 70, cui rinvia l’art. 25 d.l. 137/2020;
Considerato che, al sommario esame proprio della presente fase, non si ravvisano i presupposti per l’accoglimento dell’istanza cautelare, risultando il provvedimento impugnato, prima facie...