PROPOSTA DI AGGIUDICAZIONE, AGGIUDICAZIONE NON EFFICACE E VERIFICA DEI REQUISITI SECONDO IL CONSIGLIO DI STATO
Consiglio di Stato, sez. III, con la sentenza del 23 febbraio 2021 n. 1576
PROPOSTA DI AGGIUDICAZIONE, AGGIUDICAZIONE NON EFFICACE E VERIFICA DEI REQUISITI SECONDO IL CONSIGLIO DI STATO
a cura di Stefano Usai
23 Marzo 2021
Il Consiglio di Stato, sez. III, con la sentenza del 23 febbraio 2021 n. 1576 fornisce un chiarimento di rilievo al ricorrente che pretendeva di acclarare l’illegittimità degli atti compiuti dal RUP e, segnatamente, la circostanza di essere giunto ad aggiudicazione prima delle verifica dei requisiti contraddicendo (e violando secondo il ricorrente) il disposto del disciplinare in cui si precisava che “l’aggiudicazione diventa efficace, ai sensi dell’art. 32, comma 7 del Codice, all’esito positivo della verifica del possesso dei requisiti prescritti”.
In primo grado, la censura non è stata condivisa (Tar Campania, Napoli, sez. II, n. 2403/2020 del 15 giugno 2020) e stesso destino subisce in secondo grado visto che il giudice di Palazzo Spada non ha condiviso la tesi “demolitoria” dell’intervenuta aggiudicazione.
Le norme
Il dubbio, del ricorrente, nasce dall’intarsio di norme in tema di aggiudicazione ed in specie i commi 5, dell’articolo 32, il comma 1 dell’articolo 33 ed infine il comma 7 dello stesso articolo 32 del Codice dei contratti.
Al di là delle innovazioni rispetto al pregresso codice (e quindi la “soppressione” della fattispecie della c.d. aggiudicazione provvisoria), l’attuale codice conferma la distinzione tra proposta di aggiudicazione e aggiudicazione non efficace (che soggiace alla condizione sospensiva della previa verifica, positiva, dei requisiti dell’aggiudicatario).
Il primo passaggio, pertanto, è caratterizzato da una proposta tecnica e “parziale” redatta, ad esempio dalla commissione di gara (nell’appalto da aggiudicare con l’offerta economicamente più vantaggiosa) o dal seggio di gara (o dallo stesso RUP) che deve essere “controllata” sotto il profilo tecnico dal RUP e declinata in una proposta di determinazione per il responsabile del servizio.
In questo, appunto, il comma 5 dell’articolo 32 del Codice laddove si legge che “La stazione appaltante (nda il RUP), previa verifica della proposta di aggiudicazione ai sensi dell’articolo 33, comma 1, provvede all’aggiudicazione” (come aggiudicazione da intendersi non efficace).
Il comma 1 dell’articolo 33 – ovviamente – contingenta i tempi del passaggio dall’atto tecnico (proposta di aggiudicazione) alla sua declinanzione con approvazione con la determinazione.
Ed in questo caso, il comma appena citato puntualizza che “la proposta di aggiudicazione è soggetta ad approvazione dell’organo competente (nda responsabile del servizio) secondo l’ordinamento della stazione appaltante e...