Lavoro agile come modalità di lavoro ordinaria: indicazioni operative e qualche risposta ai dubbi più frequenti
I recenti provvedimenti adottati per fronteggiare l’emergenza sanitaria danno alcune precise...
Lavoro agile come modalità di lavoro ordinaria: indicazioni operative e qualche risposta ai dubbi più frequenti
di Emilio Gregori e Valerio Langè, Synergia (Milano)
23 Marzo 2020
I recenti provvedimenti adottati per fronteggiare l’emergenza sanitaria danno alcune precise indicazioni circa l’attuazione del lavoro agile; innanzitutto, questa modalità di lavoro da sperimentale diventa la norma ed è anzi, per questo periodo di emergenza, la modalità ordinaria di lavoro per la pubblica Amministrazione.
Oltre a dare priorità al lavoro agile sul telelavoro, a usare quanto più possibile tecnologie cloud e di videoconferenza, a utilizzare tanto i dispositivi dell’Amministrazione quanto quelli personali, l’ultima Direttiva chiede di includere quante più attività possibile tra il lavoro agile, limitando la presenza del personale negli uffici solo se indispensabile. Occorre cioè privilegiare riunioni telematiche e attuare modalità di ricevimento del pubblico con modalità telematica o al limite appuntamento telefonico o assistenza virtuale.
Per fare questo, occorre tenere presente alcuni aspetti.
Per prima cosa, è bene fare una rapida mappatura delle attività, tenendo conto di autonomia, interdipendenza, misurabilità del risultato: cosa proprio non si può fare da casa?
Per quanto riguarda le dotazioni tecnologiche, bisogna sapere che si possono utilizzare anche i dispositivi personali. Bastano un PC, una connessione a internet (quella domestica, o utilizzando lo smartphone come hotspot) ed eventualmente un cellulare. Inoltrando le chiamate dal telefono dell’ufficio al cellulare (aziendale o personale) la privacy non è a rischio, perché chi chiama vedrà solo il numero di telefono dell’ufficio e non quello a cui la chiamata viene deviata.
Ma come accedere a dati e documenti? Si possono salvare in cloud, oppure utilizzare una VPN (rete privata virtuale), o ancora accedere da remoto al PC dell’ufficio, a patto che questo rimanga acceso, attraverso tecnologie VDI.
Per collaborare efficacemente anche a distanza è bene usare bene le mail (che non vanno scambiate per applicazioni di messaggistica istantanea!) attraverso...