Gli effetti della Brexit in ambito previdenziale
gli effetti della Brexit avranno impatto anche sulle posizioni previdenziali dei lavoratori
Gli effetti della Brexit in ambito previdenziale
adozione di misure atte a tutelare, senza soluzione di continuità, i diritti acquisiti dai cittadini dell’Unione europea a 27
04 Maggio 2020
A distanza di quasi quattro anni dal referendum tenutosi nel Regno Unito, gli effetti della Brexit avranno impatto anche sulle posizioni previdenziali dei lavoratori. Dopo una lunga trattativa, l’accordo di recesso ha cercato di salvaguardare il sistema di coordinamento dei regimi di sicurezza sociale con l’adozione di misure atte a tutelare, senza soluzione di continuità, i diritti acquisiti dai cittadini dell’Unione europea a 27 (nuova composizione) e dai cittadini del Regno Unito, in materia di sicurezza sociale. Il diritto dell’Unione europea continuerà a trovare applicazione anche nei confronti dello Stato uscente, nel periodo di transizione che va dal 1° febbraio 2020 al 31 dicembre 2020. Per il periodo successo manca un quadro giuridico di riferimento.
Le disposizioni si applicano, oltre ai Paesi dello Spazio Economico Europeo (SEE), anche alla Svizzera, purché tali Paesi concludano accordi specifici rispettivamente con il Regno Unito, applicabili ai cittadini dell’Unione, e con l’Unione europea, applicabili ai cittadini del Regno Unito. Con la circolare n. 16 del 04 febbraio 2020, l’Inps, si è riservato di fornire ulteriori indicazioni in merito all’eventuale applicabilità dell’accordo di recesso anche ai cittadini dei Paesi SEE e della Svizzera.
Come noto, i periodi prestati...