Inps: chiarimenti sul personale sanitario richiamato in servizio
Decreto-legge 18/2020
Inps: chiarimenti sul personale sanitario richiamato in servizio
a cura di Fabio Venanzi
22 Novembre 2021
Il Legislatore ha previsto, dapprima con il Decreto-legge 18/2020 e poi con ulteriori interventi normativi, la possibilità di conferire incarichi a soggetti già pensionati, che erano dirigenti medici, veterinari e sanitari nonché al personale del ruolo sanitario della sanità, collocati in quiescenza, anche ove non iscritti al competente albo professionale in conseguenza del collocamento a riposo, nonché agli operatori socio-sanitari collocati in quiescenza, al fine di far fronte alle esigenze straordinarie e urgenti durante il periodo di emergenza Covid.
A fronte di talune criticità rappresentate anche dai continui interventi normativi volti a modificare il testo di legge, con la con la circolare n. 172 del 15 novembre 2021, l’Inps si sofferma sugli aspetti relativi alla cumulabilità tra reddito da pensione e quello derivante dallo svolgimento dell’attività lavorativa in argomento.
Ai sensi dell’articolo 2-bis, comma 5, Dl 18/2020, le aziende possono aver conferito incarichi di lavoro autonomo o di collaborazione coordinate e continuativa, nel periodo compreso tra il 30 aprile 2020 e il 31 dicembre 2021. Tale norma non prevede divieti di cumulo tra reddito derivante dall’incarico e la pensione.
Al fine di potenziare le attività dei servizi sanitari, il Legislatore ha reso, altresì, cumulabile anche la “pensione quota 100”, in deroga alle disposizioni di cui all’articolo 14, comma 3, Decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4. Il cumulo dei redditi è possibile fino al 31 dicembre 2021.
L’interpretazione autentica è stata fornita dall’articolo 34, comma 9, Decreto-legge 25 maggio n. 73. Al contrario, il divieto permane per i lavoratori precoci, cioè coloro che hanno...