Controlli interni e PNRR: le indicazioni della Corte dei conti
art. 147-bis del TUEL (Decreto Legislativo n. 267/2000)
Controlli interni e PNRR: le indicazioni della Corte dei conti
a cura di Vincenzo Cuzzola
26 Settembre 2022
Ai sensi dell’art. 147-bis del TUEL (Decreto Legislativo n. 267/2000), il controllo di regolarità amministrativa e contabile di tipo successivo deve svolgersi “secondo principi generali di revisione aziendale” e riguardare “le determinazioni di impegno di spesa, i contratti e gli altri atti amministrativi, scelti secondo una selezione casuale effettuata con motivate tecniche di campionamento”.
Come evidenziato dalla Corte dei conti, sez. reg. di controllo per l’Emilia Romagna, nella delib. n. 116/2022/VSGC, depositata lo scorso 15 settembre, la tecnica di campionamento deve opportunamente essere scelta in modo da intercettare le fattispecie caratterizzate da maggior rischio.
La procedura prescelta di selezione del campione non potrà comportare costi amministrativi in eccesso rispetto ai benefici attesi, ma è possibile che, nelle realtà di maggiori dimensioni e complessità organizzativa, risulti proficuo adottare modalità più sofisticate del campionamento casuale semplice quali, ad esempio, il campionamento stratificato, il campionamento a più stadi, il campionamento a grappoli, il campionamento a scelta ragionata. Spetta ovviamente all’ente scegliere la modalità più efficace, in base ad un’analisi del contesto interno ed esterno che consenta di individuare le aree soggette a maggior rischio (cfr. Corte dei conti, sez. reg. di controllo per l’Emilia-Romagna, delib. n. 94/2022/VSGC e delib. n. 60/2022/VSGC).
A tal proposito, un utile supporto metodologico può essere fornito dalle linee guida dell’ANAC, relative alla elaborazione e definizione delle misure anticorruzione; queste, come noto, discendono da un procedimento che si articola, sinteticamente, nell’analisi del contesto interno ed esterno, nella mappatura dei processi, nella individuazione delle aree a maggior rischio corruttivo ed infine nella previsione. Tali analisi possono ben costituire elemento di orientamento delle tecniche di campionamento prescelte dall’ente per il controllo successivo (cfr. Corte dei conti, sez. reg. di controllo per l’Emilia-Romagna, delib. n. 94/2022/VSGC).
L’esigenza di verifica del funzionamento dei controlli interni assume ancora maggiore importanza nella contingenza attuale, dove le PP.AA. sono chiamate a concorrere alla realizzazione di politiche economiche espansive a mezzo di fondi da destinarsi a particolari finalità di rilancio dell’economia.
A tale proposito, va preliminarmente rammentato che, nell’ambito della strategia complessivamente disegnata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il Governo nazionale ha scelto di affidare l’allocazione di una parte dei finanziamenti, nelle materie di competenza degli enti territoriali, ad appositi bandi, che prevedono o prevederanno criteri di assegnazione delle risorse a favore degli enti, partecipanti attraverso la presentazione di progetti. Molte delle componenti che interessano gli enti locali riguardano, peraltro, ambiti di investimento in relazione ai quali è dato rinvenire preesistenti linee di finanziamento.
Una efficace programmazione delle Autonomie territoriali, che sia in grado di creare valore per la collettività amministrata, passa allora anche attraverso la previa ricostruzione dello stato dell’arte degli interventi già finanziati ed avviati: è entro tale quadro che gli enti potranno, attraverso la previa ricognizione di 11 fabbisogni e priorità strategiche, modulare gli interventi finanziati dal PNRR e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari.
Vengono pertanto in rilievo, in tale ambito, il controllo strategico ed il controllo di...