La cassa quale indicatore di eventuali difficoltà dell’ente locale
indici la cui presenza è sintomatica di possibili criticità di cassa
La cassa quale indicatore di eventuali difficoltà dell’ente locale
a cura di Vincenzo Cuzzola
13 Luglio 2020
Attenzionare la cassa può consentire all’ente di anticipare eventuali criticità future e di attivarsi per tempo per superarle.
Recentemente anche la Sezione Autonomie della Corte dei conti, con la deliberazione n. 9/2020 (contenente le linee guida per i revisori per le verifiche sul rendiconto), ha evidenziato una serie di indici la cui presenza è sintomatica di possibili criticità di cassa:
ü incidenza delle spese rigide sulle entrate correnti;
ü incidenza degli incassi delle entrate proprie sul totale delle previsioni definitive di bilancio di parte corrente;
ü ricorso all’istituto dell’anticipazione di cassa, sostenibilità dell’indebitamento;
ü sostenibilità dell’eventuale disavanzo a carico del singolo esercizio contabile;
ü incidenza degli eventuali debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell’art. 194 del TUEL;
ü rilevanza degli eventuali debiti fuori bilancio in corso di formale riconoscimento;
ü effettiva capacità di riscossione delle entrate complessive afferenti il bilancio dell’ente.
I giudici, richiamando quanto già evidenziato dalla sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna nella deliberazione n. 43/2019/INPR, si sono ulteriormente soffermati su altri elementi utili ad individuare le ipotesi di maggior rischio per la tenuta degli equilibri:
a) fondo cassa pro-capite al 31 dicembre minore del dato medio e differenza tra i residui attivi e il fondo crediti di dubbia esigibilità, in rapporto ai residui passivi, maggiore del 140%;