La corretta emissione delle note di variazione
Con la risoluzione n.58 dell’11 giugno 2019, l’Agenzia delle Entrate chiarisce la corretta...
La corretta emissione delle note di variazione
l’Agenzia delle Entrate chiarisce la corretta gestione dell’emissione delle note di variazione nel caso in cui, per un qualsiasi voglia motivo, vi sia l’aumento dell’imponibile o dell’imposta di una operazione.
17 Giugno 2019
Con la risoluzione n.58 dell’11 giugno 2019, l’Agenzia delle Entrate chiarisce la corretta gestione dell’emissione delle note di variazione nel caso in cui, per un qualsiasi voglia motivo, vi sia l’aumento dell’imponibile o dell’imposta di una operazione.
Tale interpretazione, riguarda anche il comparto delle PP.AA. le quali capita sovente che si trovino ad affrontare situazioni per effetto delle quali hanno difficoltà nella gestione delle note di rettifica.
Proprio al fine di chiarire la corretta emissione delle note di variazione, l’Ufficio riprende il disposto del comma 1 dell’articolo 26 del decreto IVA il quale, al verificarsi della situazione di cui sopra (variazione dell’imponibile o dell’imposta di una operazione), prevede che, in relazione al maggior ammontare, siano osservate le «disposizioni degli articoli 21 e seguenti», relative alla fatturazione delle operazioni.
Il successivo comma 2 disciplina invece il caso in cui l’operazione venga meno, in tutto o in parte, e prevede l’emissione della nota di variazione per consentire al cedente di recuperare in detrazione l’IVA originariamente addebitata per rivalsa.
Considerato quindi che le note di variazione – siano esse in aumento o in diminuzione – hanno la funzione di rettificare l’ammontare di una operazione per la quale sia stata in precedenza emessa una fattura rispettandone il contenuto – in conformità alla disciplina UE (si pensi, ad esempio, all’articolo 219 della direttiva del Consiglio 28 novembre 2006, n. 2006/112/CE, a mente del quale «Sono assimilati a una...