Bilancio di previsione, peg, piano performance ed esatta quantificazione e certificazione delle risorse variabili per obiettivi performanti sfidanti e/o di mantenimento: distinguo e precisazioni su chi fa cosa nel 2019.
L'esercizio finanziario 2019 è iniziato da un po', il DUP + PEG dovrebbe essere stato deliberato e...
Bilancio di previsione, peg, piano performance ed esatta quantificazione e certificazione delle risorse variabili per obiettivi performanti sfidanti e/o di mantenimento: distinguo e precisazioni su chi fa cosa nel 2019.
23 Luglio 2019
L'esercizio finanziario 2019 è iniziato da un po', il DUP + PEG dovrebbe essere stato deliberato e dentro dovrebbero starci anche i cd. OBIETTIVI PERFORMANTI.
Invero, per gli Enti Locali si ricorda che il Tual all'art. 169 comma 3bis così recita componendo una bella 'macedonia giuridico-documentale': “3-bis. Il PEG è deliberato (((dalla GIUNTA))) in coerenza con il bilancio di previsione e con il documento unico di programmazione (((DUP))). Al PEG è allegato il prospetto concernente la ripartizione delle tipologie in categorie e dei programmi in macro aggregati, secondo lo schema di cui all'allegato n. 8 al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni. Il piano dettagliato degli obiettivi di cui all'art. 108, comma 1, del presente testo unico e il piano della performance di cui all'art. 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sono unificati organicamente nel PEG.”.
Orbene, mentre ex D.Lgs. 150/2009 si sa che
(v. ivi art. 5 comma 1 parte finale) “Gli obiettivi di cui al comma 01, lettera b) [quelli cd. “b) obiettivi specifici di ogni pubblica amministrazione, individuati, in coerenza con la direttiva annuale adottata ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, nel Piano della performance di cui all'articolo 10”] , sono programmati, in coerenza con gli obiettivi generali, su base triennale e definiti, prima dell'inizio del rispettivo esercizio, dagli organi di indirizzo politico-amministrativo (((GIUNTA))), sentiti i vertici dell'amministrazione (((SG e DG ove nominato))) che a loro volta consultano i dirigenti o i responsabili delle unita' organizzative. Gli obiettivi sono definiti in coerenza con gli obiettivi di bilancio indicati nei documenti programmatici di cui alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, e di cui alla normativa economica e finanziaria applicabile alle regioni e agli enti locali e il loro conseguimento costituisce condizione per l'erogazione degli incentivi previsti dalla contrattazione integrativa. Nelle more dell'adozione delle linee guida di determinazione degli obiettivi generali, ogni pubblica amministrazione programma e definisce i propri obiettivi, secondo i tempi stabiliti per l'adozione del Piano di cui all'articolo 10, salvo procedere successivamente al loro aggiornamento.”
i DIRIGENTI devono essere sentiti ('consultati') dalla Giunta/Direttore Generale/SG, si spera lasciando traccia formale/scritta (nella PA la forma scritta è sostanza!!! TRATTASI DI UNA proposta: IL PEG SI 'CONTRATTA' O NO? In passato ce lo hanno insegnato fior di Relatori!), per la redazione degli obiettivi di PEG, sia quelli cd. ordinari (ordinaria gestione) sia quelli straordinari valevoli ai fini della / legittimanti la EROGAZIONE DEL TRATTAMENTO ACCESSORIO PERFORMANTE.
La legge, insomma, sconsiglia vivamente, pena il sicuro rilievo negativo da parte di ispettori MEF e/o della Corte dei Conti diciamo 'ove coinvolta', per far prima, di stabilire nel DUP e nel PEG solo/unicamente obiettivi strategici generali a livello di singola Direzione/Dirigente e poi demandare obiettivi analitici ai Dirigenti, cioè strutturati in conformità/coi requisiti di cui al D.Lgs. 150/2009 ovvero: specifici risultati attesi (qualitativi/quantitativi), tempi, indici di misurazione e perché no (ma questo sì potrebbe, anzi deve, essere contenuto in successivo atto gestional civilistico) nomi e cognomi dei singoli dipendenti coinvolti nel raggiungimento dello specifico obiettivo performante: insomma la Giunta, “organo di indirizzo politico-amministrativo”, deve sicuramente pronunciarsi anche su di essi, pena la VIOLAZIONE DI LEGGE!!! Poi se tale violazione di legge comporti o meno anche danno erariale ex sé … dipende dal PM contabile procedente, ma la legge non lo dice espressamente, quindi buona fortuna.
Una cosa è certa però: il Bilancio di previsione prima, di competenza del CONSIGLIO COMUNALE ed il PEG poi, di competenza della GIUNTA, tra le spese di Personale, in apposito Capitolo, ha allocate anche le risorse finanziarie per il finanziamento del cd. Fondo per il salario accessorio dei dipendenti delle Categorie (non più anche la quota parte destinata alle PP.OO. Andato 'a bilancio': anche se è rimasto una sorta di strano cordone ombelicale tra detto Fondo e detta estrmessa quota pro PP.OO.), che servirà esattamente, sia per l'erogazione a fine ciclo performance di:
- emolumenti INDENNIZZANTI = EXTRA PERFORMANCE (es. Turno, Reperibilità, Disagio, Rischio, Maneggio valori; Specifiche responsabilità, etc., che in un Ente gestito 'sanamente' dovrebbero essere corrisposti mensilmente con preventiva e mai successiva – men che meno ad anno chiuso – individuazione dei dipendenti aventi titolo);
- emolumenti di RISULTATO = DA PERFORMNCE (di struttura/individuale).
Trattasi esattamente, per dirla con il CCNL 21.5.2018, delle risorse di cui all'art. 68 ma più esattamente di quelle cd VARIABILI di cui ai commi 3 e 4 del precedente art. 67:
“4. In sede di contrattazione integrativa, ove nel bilancio dell’ente sussista la relativa capacità di spesa, le parti verificano l’eventualità dell’integrazione, della componente variabile di cui al comma 3, sino ad un importo massimo corrispondente all’l,2% su base annua, del monte salari dell’anno 1997, esclusa la quota relativa alla dirigenza.
5. Gli enti possono destinare apposite risorse:
(…..)
b) alla componente variabile di cui al comma 3, per il conseguimento di obiettivi dell’ente, anche di mantenimento, definiti nel piano della performance o in altri analoghi strumenti di programmazione della gestione, al fine di sostenere i correlati oneri dei trattamenti accessori del personale; in tale ambito sono ricomprese anche le risorse di cui all’art. 56-quater, comma 1, lett. c).”
E' evidente come il Bilancio di previsioni in primis e dunque il Consiglio comunale governi il tutto per così dire ab origine: se dette specifiche risorse variabili (quelle cd stabili devono starci per forza!!!) risorse in Bilancio non ci stanno, non se ne fa nulla: la PERFORMANCE a valle non potrà essere pagata e quindi a monte nessuno può pretenderla. Se dette risorse variabili ci stanno si può avere la PERFORMANCE ma è evidente o noto che:
1) nel caso del comma 3 sono le parti (e non l'Ente da solo) che annualmente nel cd rinnovo del CCAL parte economica ne stabiliscono poi l'esatta entità, magari in un importo anche inferiore allo stanziato; mai in misura superiore;
2) nel caso del comma 4 lett. b), invece, è l'Ente che unilateramente ne determina l'ammontare esatto,magari in un importo anche inferiore allo stanziato; mai in misura superiore;
3) una volta stipulata la cd ipotesi di accordo pro CCAL il TUPI prima di stipulare il CCAL annuale economico definitivo, si spera entro marzo/aprile, determinante il Fondo nella sua complessità (parte fissa ma soprattutto PARTE VARIABILE ESATTA), impone di acquisire dall'organo di Revisione contabile specifica certificazione (positiva/negativa), previa lettura di due distinte relazioni ed esattamente
- (v. art. 40 comma 3-sexies) “3-sexies. A corredo di ogni contratto integrativo le pubbliche amministrazioni, redigono una relazione tecnico-finanziaria ed una relazione illustrativa, utilizzando gli schemi appositamente predisposti e resi disponibili tramite i rispettivi siti istituzionali dal Ministero dell'economia e delle finanze di intesa con il Dipartimento della funzione pubblica. Tali relazioni vengono certificate dagli organi di controllo di cui...