PARTE II - TUTTI GLI OBIETTIVI E LE MISURE STANDARD PRO ANTICORRUZIONE
PARTE II - TUTTI GLI OBIETTIVI E LE MISURE STANDARD PRO ANTICORRUZIONE
Ovvero: come generare VALORE PUBBLICO amministrando una PA
17 Gennaio 2023
Si riprende di seguito la trattazione svolta con la PARTE I edita il 9.1.2023 su questa Rubrica web.
# dai vari PPNNA massimamente dal PNA 2019 in avanti.
Leggendo attentamente i PPNNA si possono evidenziare analiticamente le MISURE anticorruzione in appresso riportate, alcune delle quali sono(recte, erano, ante primo PNA 2013) già previste da normazioni statali precedenti alla legge n. 190/2012, contenute cioè in norme di legge (talvolta regionali: vedasi ad esempio le leggi regionali aventi ad oggetto “Norme per la pubblicità e la trasparenza della situazione patrimoniale dei componenti gli organi della regione, dei titolari di cariche in istituti regionali di garanzia e di cariche direttive in enti o società”[1]) che semplicemente si dovevano come si devono, tutt’ora, applicare senza o con il PTPCT ai fini di una sana e trasparente amministrazione.
Da questo punto di vista, in dette parti, i PPNNA altro non sono che dei meri pro-memoria per i RRPCT come per gli addetti ai lavori che li supportano: lo sono laddove è riportata per ciascuna misura la norma statale di riferimento. In altri casi le relative previsioni (indicazioni/suggerimenti sul fronte delle ‘misure’ ai fini della lotta alla corruzione!) hanno invece valore oggettivamente innovativo: sono suggerimenti/indicazioni - per le PP.AA. - nuove nel senso che esulano da previsioni normative.
Si prenda ad esempio il seguente BOX 22 recato l’Allegato 1 al PNA 2019 relativo alle Misure Generali/Specifiche (recante esattamente “…. l’elenco delle possibili misure di prevenzione della corruzione abbinate a tali rischi. …., si riportano nel Box 12 le principali tipologie di misure che possono essere individuate sia come generali che specifiche. ”:
Box 22 – Tipologie di misure generali e specifiche
• controllo; Ciascuna categoria di misura può dare luogo, in funzione delle esigenze dell’organizzazione, a misure sia “generali” che “specifiche”. A titolo meramente esemplificativo, una misura di trasparenza, può essere programmata come misure “generale” o come misura “specifica”. Essa è generale quando insiste trasversalmente sull’organizzazione, al fine di migliorare complessivamente la trasparenza dell’azione amministrativa (es. la corretta e puntuale applicazione del D.lgs. 33/2013); è, invece, specifica, in risposta a specifici problemi di scarsa trasparenza rilevati tramite l’analisi del rischio trovando, ad esempio, modalità per rendere più trasparenti particolari processi prima “opachi” e maggiormente fruibili informazioni sugli stessi. |
E’ èvidente, tra esse, che ad es. la MISURA della DISCIPLINA DEL CONFLITTO DI INTERESSI, essendo normata dalla L. 241/1990 (poi anche dal D.Lgs. 50/2016) e dal DPR 62/2013 come dal D.Lgs. 39/2013 sia una misura ‘vecchia’ ed ex lege.
Mentre è nuova di creazione ANAC ma validissima la MISURA della REGOLAZIONE DEI RAPPORTI CON I “RAPPRESENTANTI DI INTERESSI PARTICOLARI” (LOBBIES) e l’ANAC stessa oltre che suggerirla la ha essendosi dotata di un «Regolamento disciplinante i rapporti fra ANAC e i portatori di interessi particolari presso l’Autorità nazionale anticorruzione e istituzione dell’Agenda pubblica degli incontri»! Come Autorità Anticorruzione non poteva non averlo. Le altre PPAA italiane lo hanno? E’ suggerito dal PNA 2019 !!!
Attenzione: l’Anac vigila sia sulle previsioni delle stessa intra PTPCT sia sulla loro effettiva attivazione/attuazione.
Interessante è però la classificazione tipologica che di esse (MISURE), tutte, fa il PNA 2019. Vediamola già dalla mera lettura del SOMMARIO del contenuto della Delibera Anac 1064/2019 (PNA 2019-2021 Delibera base) ed esattamente nella sua Parte III recante “PARTE III – LE MISURE GENERALI DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E IL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA”, eccola:
1. Le misure sull’imparzialità soggettiva dei funzionari pubblici ................................................. 35
1.1. Misure sull’accesso/permanenza nell’incarico/carica pubblica........................................... 35
1.2. La “rotazione straordinaria” .............................................................................................. 41
1.2.1. Vigilanza dell’Autorità sulla rotazione straordinaria .............................................. 41
1.3. I doveri di comportamento................................................................................................ 42
1.3.1. Il d.P.R. 16 aprile 2013, n. 62: ambito soggettivo di applicazione.......................... 43
1.3.2. I codici di amministrazione e le linee guida di ANAC............................................ 43
1.3.3. Codici di comportamento e codici etici................................................................... 46
1.3.4. La vigilanza di ANAC............................................................................................. 46
1.4. Conflitto di interessi.......................................................................................................... 46
1.4.1. Astensione del dipendente in caso di conflitti di interessi...................................... 48
1.4.2. Il conflitto di interessi nel codice dei contratti pubblici.......................................... 53
1.5. Le inconferibilità/incompatibilità di incarichi.................................................................... 54
1.6. La prevenzione del fenomeno della corruzione nella formazione di commissioni e
nelle assegnazioni agli uffici: l’art. 35-bis del d.lgs. 165 del 2001................................... 59
1.7. Gli incarichi extraistituzionali............................................................................................ 62
1.8. Divieti post-employment (pantouflage)............................................................................. 64
1.9. I patti d’integrità................................................................................................................ 70
2. PTPCT e formazione................................................................................................................. 72
3. PTPCT e rotazione “ordinaria” (+straordinaria n.d.a.)............................................................ 74
3.1. Vigilanza di ANAC sulla misura della rotazione ordinaria................................................ 76
4. La trasparenza........................................................................................................................... 76
4.1. Nozione di trasparenza....................................................................................................... 76
4.2. Trasparenza e tutela dei dati personali............................................................................... 79
4.3. La trasparenza come misura di prevenzione della corruzione: la trasparenza come
sezione del PTPCT, le misure specifiche di trasparenza.................................................... 82
4.4. L’attestazione degli OIV sulla trasparenza........................................................................ 83
5. Misure di regolazione dei rapporti con i rappresentanti di interessi particolari
(lobbies, n.d.a.).......................................................................................................................... 84
Esattamente 13 Misure in tutto, con le seguenti fonti normative correlate, anche se l’attenta lettura delle pagine 35-84 dà maggiore contezza della loro sostanza e relative fonti normative:
> 9 Misure basate sulla IMPARZIALITA’ SOGGETTIVA del dipendente pubblico (v. misure punto 1):
1.1 - “accesso all’incarico/carica pubblico/a” : v. artt. 29 e 32 CP: interdizione perpetua/temporanea dai pubblici uffici)
“permanenza nell’ incarico/carica pubblico/a” v. artt. 29 e 32 CP: temporanea dai pubblici uffici / Trasferimento ad altro Ufficio ex art 3 L. 97/2001
1.2 rotazione straordinaria : v. art. 16, co. 1, lett. l-quater) d.lgs. n. 165/2001 (“..nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva ”);
1.3 i due Codici di comportamento dei dipendenti pubblici (quello disciplinare ex CCNL è un Terzo Codice!):
a) il d.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 (Codice nazionale: ex art. 54 co.1-4 D.Lgs. 165/2001);
b) i codici di amministrazione (dell’art. 54, co. 5, del d.lgs. 165/2001);
NB: qui devesi evidenziare come l’ANAC dimentica il IV Codice, esattamente i “Codici etici contro le molestie sessuali obbligatori per CCNL”[2]
1.4 conflitto di interessi (L. 241/1990 art. 6 in generale + DPR 62/2013 artt. 6,7 per tutti i dipendenti e 13,14 in particolare e in aggiunta per i soli Dirigenti); nel codice Appalti D.Lgs. 50/2016 v. art. 42);
1.5 le inconferibilità/incompatibilità di incarichi (v. D.Lgs. 39/2013: si ricorda che la non preventiva dichiarazione (una tantum=iniziale e preventiva) di insussistenza della sola situazione di inconferibilità comporta la NULLITA’ dell’incarico per espressa previsione di legge e non la mera sua annuallabilità !!!)
1.6 corretta/trasparente formazione di commissioni e nelle assegnazioni agli uffici: v. art. 35-bis del d.lgs. 165 del 2001;
1.7 la disciplina dell’esclusività del rapporto di pubblico impiego e degli incarichi extraistituzionali remunerati (v. tutto art. 53 D.Lgs. 165/2001 meno il comma 16-ter: il comma 1 rinvia al DPR 3/1957 artt. 60 ss.);
1.8 Divieti post-employment (pantouflage) (v. art. 53 co. 16-terD.Lgs. 165/2001);
1.9 Patti di integrità (v. art. 1, co. 17, della l. 190/2012);
> 2 Misura della Formazione del dipendente pubblico (v. misura punto 2)
- quella obbligatoria in funzione anticorruttiva è prevista dalla L. 190/2012 art. 1 commi: 5 lett. b), 9 lett. b), 10 lett. c);
- quella obbligatoria attinente alle cd. professioni protette (generante crediti formativi obbligatori) è normata da legge e ordini professionali;
- quella genericamente di aggiornamento detta anche professionalizzante è imposta alla Pa
– in primis dall’art. 35 comma II Cost. “Art. 35. La Repubblica (…) Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.”
– dal D.Lgs. 165/2001 in generale v., dopo l’inspiegabile aborgazione dell’art. 7Bis, art. 7 commi 1 e 4 e in particolare l’art. 11 co. 3 (per gli addetti all’URP) e 54 co. 4 per tutti (pro conoscenza dei Codici di comportamento);
Insomma: un dipendente formato è preferibile, per l’utenza/clienti/amministrati, ad un dipendente ignorante: ad altri (corruttorio e..non solo) invece piace/piacerebbe ignorante, ma la Costituzione sul punto ha normato: va attuata !!!
> 3 Misura della Rotazione ordinaria (da non confondere con quella straordinaria sub punto 1.2) (v. misura punto 3)
> 4 Misura della TRASPARENZA sul sito web circa l’organizzazione/attività delle PP.AA.: qui sta anche l’accesso CIVICO e GENERALIZZATO (v. misura punto 4) (D.Lgs. 33/2013, qualunque altra norma di legge e lo stesso PTPCT di ogni PA per al cd Trasparenza ‘ulteriore’):
- v’è quella obbligatoria ex lege;
- v’è quella obbligatoria (cd. ulteriore) ex PTPCT;
> 5 Misura dell regolazione dei contatti/rapporti della PA con le Lobbies (v. misura punto 5): la presente misura - di estremo attuale interesse stante l’imperversare nelle stanze degli Uffici della UE del QATARGATE - è di invenzione dell’ANAC e la nota 33 a pag 84 del PNA con tanto di link ci dice che la stessa ANAC “33 ANAC ha adottato un “Regolamento disciplinante i rapporti fra ANAC e i portatori di interessi particolari presso l’Autorità nazionale anticorruzione e istituzione dell’Agenda pubblica degli incontri .” il quale “…. stabilisce le modalità organizzative e i criteri per garantire la trasparenza degli incontri organizzati, su richiesta dei portatori di interessi, al fine di rappresentare tali interessi in relazione ad attività e procedimenti di esercizio, attuale o futuro, delle funzioni istituzionali, regolative, consultive, di vigilanza, sanzionatorie, attribuite all’Autorità dalla normativa vigente. ”.
MA non solo se tra le varie pagine del sito dell’ANAC si legge meglio si scoprirà anche che presso l’ANAC essiste anche un Codice di condotta del Presidente e dei componenti del Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione - Approvato dal Consiglio con delibera dell’1/9/2015 - Aggiornato con delibera del Consiglio del 6/3/2019 n. 210. il quale all’art. 6, a proposito dei rapporti con le Lobbies in senso lato, stabilisce anche che:
“Art. 6 - Partecipazione ad associazioni occulte o segrete
1. Il Consigliere (((=membro dell’ANAC in quanto organo collegiale))) non aderisce ad associazioni che richiedono la prestazione di promesse di fedeltà o che non assicurano la piena trasparenza sulla partecipazione degli associati o sulle attività svolte. ”
Ora, premesso che
- le associazioni SEGRETE in Italia sono vietate (v. art. 1 L 17/1982 cd. Legge Anselmi “Si considerano associazioni segrete, come tali vietate dall'art. 18 della Costituzione, quelle che, anche all'interno di associazioni palesi, occultando la loro esistenza ovvero tenendo segrete congiuntamente finalità e attività sociali ovvero rendendo sconosciuti, in tutto od in parte ed anche reciprocamente, i soci, svolgono attività diretta ad interferire sull'esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di...