PROSSIMO NUOVO/INTEGRATO CODICE DI COMPORTAMENTO NAZIONALE E A SEGUIRE PROSSIMO SECONDO CODICE DI COMPORTAMENTO AZIENDALE DI OGNI PA
codici di comportamento
PROSSIMO NUOVO/INTEGRATO CODICE DI COMPORTAMENTO NAZIONALE E A SEGUIRE PROSSIMO SECONDO CODICE DI COMPORTAMENTO AZIENDALE DI OGNI PA
Gli errori da evitare: diversamente l’ANAC sanziona !
22 Dicembre 2022
Gli addetti ai lavori della materia di cui al titolo sanno - inclusi quanti si occupano anche di Anticorruzione e quindi di stesura del PTPCT - che i codici di comportamento rappresentano nel complesso una ‘misura’ in funzione anticorruttiva del genus di quelle cd. soggettive: attengono cioè in qualche modo al s-i-n-g-o-l-o dipendente (da qui l’essere ‘soggettive’) o sotto il profilo del conflitto di interessi o sotto il profilo dei corretti comportamenti dovuti (vi sono in essi in concreto: o norme positive = indicazione di comportamenti da porre in essere: es. il doversi astenere da qualunque attività se si è in conflitto di interessi // o norme negative = comportamenti da evitare: es. non accettare regali etc.).
Quanto ai codici in senso lato poi ne esistono ben 4 (o 5 a seconda di come si conteggia il codice sub lett. c infra) obbligatori per legge o per CCNL ancora vigenti ed essi sono:
a) il Codice di comportamento (nazionale: DPR 62/2013) ex art. 54 commi 1-4 D.Lgs. 165/2001 (Tupi);
b) il Codice di comportamento (aziendale ex art. 54 comma 5 D.Lgs. 165/2001 (Tupi);
c) i Codici disciplinari ex CCNL (uno per la sola drigenza ed uno per il solo personale delle Categorie;
d) il Codice di comportamento relativo alle molestie sessuali nei luoghi di lavoro previsto dall’art. 25 CCNL 5.10.2001 ahiNoi solo per il personale delle Categorie: i vari CCNL della Dirigenza tacciono clamorosamente su tale codice (salvo sviste d’indagine dello scrivente) !!!
Trattasi tutti di codici ad adozione obbligatoria, incluso quello, spesso trascurato/dimenticato sub lettera d): che poi è ad iniziativa (su proposta) nientemeno che del CUG !!!
Posto quanto sopra a livello ‘panoramico’ e pro bona memoria (maxime per quello sub lettera d !) debbonsi fare ora alcune puntualizzazioni e riflessioni sui codici sub lett. a) e b), sopra, massimamente sui loro rapporti reciproci, anche al fine di evitare inutili doppioni. E si ricordi in primis che ex DPR 62/2013 la competenza a proporre il codice sub lett. b) (o meglio i suoi aggiornamenti) è del Dirigente che ha la titolarità dell’UPD = Ufficio Procedimenti Disciplinari, mentre la diffusione dello stesso intra ed extra dipendenti come il monitoraggio sulla sua attuazione spetta al RPCT con la collaborazione dell’UPD (tutto ciò - riparto di competenze - sta scritto a chiare note all’art. 15 co. 3 del DPR 62/2013).
Ebbene, il rapporto tra il codice nazionale ed in codice aziendale sta tutto scritto nell’art. 54 comma 5 del Tupi primi due periodo ove si dice: “5. Ciascuna pubblica amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione, un proprio codice di comportamento che integra e specifica il codice di comportamento di cui al comma 1. Al codice di comportamento di cui al presente comma si applicano le disposizioni del comma 3. (((= cioè ha valenza di illecito disciplinare ex CCNL)))”.
Ora, che la subordinata relativa “che integra e specifica il codice di comportamento di cui al comma 1” non possa significare che le disposizioni del secondo non possono essere un copia/incolla delle disposizioni del primo, ma delle esemplificazioni concrete calate dentro la realtà organizzativo/gestionale della singola PA, lo comprende anche un bambino: se no saremmo dinanzi ad un mero doppione locale del nazionale! Sicuri che il VS. codice aziendale non sia un mero doppione in tutto e/o in parte del DPR 62/2013?
Chi avesse dei dubbi su quanto appena affermato si legga il seguente passaggio del seguente Regolamento ANAC da PROVVEDIMENTO 12 maggio 2021 recante “Regolamento in materia di esercizio del potere sanzionatorio dell'Autorita' nazionale anticorruzione per l'omessa adozione dei Piani triennali di prevenzione della corruzione, dei Programmi triennali di trasparenza, dei Codici di' comportamento.” (Delibera n. 437/2021). (21A03695) (GU n.145 del 19-6-2021) [da non confondere con il diverso Regolamento di pari data ma daPROVVEDIMENTO 12 maggio 2021...