I DUBBI SUL LAVORO PUBBLICO NELLA EMERGENZA SANITARIA
I segretari possono continuare ad essere utilizzati a scavalco da parte di altri comuni; nel caso...
I DUBBI SUL LAVORO PUBBLICO NELLA EMERGENZA SANITARIA
a cura di Arturo Bianco
06 Aprile 2020
Cominciano a diradarsi molti dubbi sul lavoro pubblico nella attuale fase di emergenza epidemiologia da COVID-19. Non vi sono novità sulla utilizzazione dei segretari a scavalco, i vigili municipali possono essere utilizzati per sanzionare le violazioni delle ordinanze emesse in questo periodo; i compensi connessi all’orario di lavoro (come la turnazione o lo straordinario non spettano) ai dipendenti utilizzati con il cd lavoro agile, mentre la scelta della erogazione del buono pasto è rimessa alla autonomia dei singoli enti.
I SEGRETARI A SCAVALCO
Nel corso della attuale fase di emergenza sanitaria i segretari comunali possono continuare a svolgere la propria attività a scavalco. Lo chiarisce la circolare del Ministero dell’Interno, Albo nazionale dei segretari comunali e provinciali, “Reggenze/supplenze a scavalco dei segretari comunali e provinciali”.
Anche i segretari possono svolgere la loro attività “con modalità flessibili”, quindi in particolare con la utilizzazione del cd lavoro agile o smart-working, tanto più considerando che questa è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa da parte di tutti i dipendenti pubblici nella attuale fase di emergenza e che questa indicazioni si applica anche ai segretari. E che essa si coniuga anche con la possibilità di svolgere le riunioni di giunta e consiglio a distanza. Sulla base delle disposizioni emanate ed in particolare della Direttiva della Funzione Pubblica n. 2/2020, “non discenda un divieto assoluto di affidare incarichi di scavalco presso sedi di segreteria territorialmente diverse rispetto a quella di titolarità”.
IL RUOLO DELLA POLIZIA LOCALE
Anche la polizia locale è chiamata a svolgere i compiti di accertamento delle violazioni alle disposizioni dettate per l’attuale fase di emergenza epidemiologica da COVID-19. Lo ricorda la circolare del Ministero dell’Interno, Gabinetto del Ministro, protocollo 0019440 dello scorso 29 marzo.