IL PIANO INTEGRATO DI ATTIVITA’ ED ORGANIZZAZIONE (PIAO)
Obbligo di adozione del PIAO
IL PIANO INTEGRATO DI ATTIVITA’ ED ORGANIZZAZIONE (PIAO)
a cura di Arturo Bianco
12 Settembre 2022
Obbligo di adozione del PIAO da parte di tutte le pubbliche amministrazioni, ancorchè in forma semplificata per quelle che hanno meno di 50 dipendenti, con la inclusione in esso degli attuali documenti di programmazione. La mancata adozione determina la irrogazione delle sanzioni del divieto di effettuare assunzioni e di conferire incarichi di collaborazione.
Tutte le PA devono adottare il Piano Integrato di Attività ed Organizzazione (PIAO) per il triennio 2022/2024. Gli enti che hanno meno di 50 dipendenti in servizio devono dare corso alla sua adozione in forma semplificata. Per questo anno, che è quello di prima applicazione, il termine è fissato per il 2022 nei 120 giorni successivi alla approvazione del bilancio preventivo, il che vuol dire che per molte amministrazioni il termine è già scaduto. In via ordinaria invece esso è fissato al 31 gennaio o, se il termine di adozione del bilancio preventivo viene differito, entro i 30 giorni successivi alla sua adozione. Si deve ricordare che, per espressa previsione legislativa, la mancata adozione del PIAO è sanzionata con il divieto di effettuare assunzioni e di conferire incarichi di collaborazione e che va valutato ai fini del possibile avvio di una azione di responsabilità contabile e/o amministrativa.
Nell’anno in corso, che è quello di prima applicazione della disposizione, le regole che consentono l’adozione concreta del PIAO sono arrivate solamente alla fine del mese di giugno. Ci si riferisce al Decreto del Presidente della Repubblica n. 81/2022 che ha individuato i documenti di programmazione che vengono inglobati ed al Decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze 30 giugno n. 132, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 209/2022 ed applicabile dal 22 settembre, che ha dettato il piano tipo e quello semplificato. Ma molte amministrazioni, prima di tale data, avevano già adottato la gran parte dei documenti che sono inglobati nel nuovo documento. La soluzione che si suggerisce è di convalidare i piani già approvati e di inserirli nel PIAO, con l’adozione invece di quelle parti che non sono già stati adottate. In questa direzione anche le indicazioni dell’Anci.
IL PROCEDIMENTO DI ADOZIONE
Per esplicita ed utile indicazione dettata dal citato Decreto 132/2022 del Ministro per la Pubblica Amministrazione di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze, l’organo competente alla sua adozione è la giunta, senza la necessità di alcun intervento da parte del consiglio, che può comunque esprimere degli indirizzi di carattere generale, ma non è chiamato a deliberare su nessuna parte, ivi compresa la programmazione del fabbisogno del personale.
Si deve ritenere che la proposta, sulla scorta delle previsioni dettate dal d.lgs. n. 267/2000 e della sua lettura fornita dall’articolo 101 del CCNL dei segretari e dei dirigenti del 17.12.2020, vada presentata dal direttore generale o, se assente nell’ente, dal segretario comunale o provinciale.
Non vi sono...