LA INDENNITA’ DI RISULTATO: LE INDICAZIONI DELLA CORTE DEI CONTI
La erogazione della indennità di risultato senza la preventiva assegnazione degli obiettivi ed il...
LA INDENNITA’ DI RISULTATO: LE INDICAZIONI DELLA CORTE DEI CONTI
a cura di Arturo Bianco
15 Marzo 2021
La erogazione della indennità di risultato senza la preventiva assegnazione degli obiettivi ed il loro carattere generico violano, per la magistratura contabile, i presupposti minimi che sono necessari per potere dare corso alla erogazione della indennità di risultato.
La erogazione della indennità di risultato ai dirigenti ed alle posizioni organizzative, così come la incentivazione della performance dei dipendenti, richiedono la preventiva assegnazione degli obiettivi e che gli stessi rispondano ai requisiti minimi dettati dalla normativa. In assenza di tali presupposti, così come anche in assenza della applicazione di una metodologia di valutazione adeguata alle previsioni legislative, la corresponsione di queste incentivazioni determina la maturazione di responsabilità amministrativa. Siamo in presenza di indicazioni che si possono considerare come consolidate per la giurisprudenza della Corte dei Conti.
LA MANCATA ASSEGNAZIONE
La erogazione da parte di una amministrazione della indennità di risultato senza la preventiva assegnazione degli obiettivi fa maturare responsabilità amministrativa in capo agli organi di governo che hanno adottato il relativo provvedimento. Possono essere così sintetizzate le principali indicazioni contenute nella sentenza della prima sezione giurisdizionale di appello della Corte dei Conti n. 20/2021, che ha come caso specifico una ASL.
La sentenza richiama in premessa che siamo in presenza di “giurisprudenza ormai costante .. (ex pluris sezione I Appello n. 241/2018) ..che ha affermato il divieto di erogazione di compensi incentivanti non collegati ad una prestazione sinallagmatica, avente a contenuto obiettivi specifici e verificati”. Ciò perchè “le finalità incrementative della quantità e qualità del lavoro sottese alle disposizioni legislative e contrattuali, ma anche la natura, i presupposti e le modalità per la corresponsione, nel concreto, del peculiare trattamento economico che, in estrema sintesi, presuppongono una misurazione dei target raggiunti rispetto a quelli conferiti ed escludono, in ogni caso, una erogazione indifferenziata o una sanatoria a posteriori nel caso in cui tali procedure siano mancate”.
Ed ancora “il principale vulnus che è dato cogliere dalla vicenda è costituito dall’assenza della fase propedeutica dell’affidamento degli obiettivi, così facendo venir meno uno dei presupposti essenziali ai fini dell’attribuzione delle risorse, posto che un risultato può dirsi verificabile e misurabile in quanto siano stati prestabiliti quali fossero l’azione o l’attività da compiere e l’esito da conseguire. Tali fondamentali elementi non possono essere desunti dal complesso delle prescrizioni operative vigenti nell’ente o dagli atti pianificatori di varia natura relativi all’anno .. in quanto difettano del carattere della specificità, sia sotto il profilo oggettivo della loro consistenza, sia sotto il profilo soggettivo della concreta riferibilità a ciascun dirigente destinatario dell’emolumento”.
Altra importante indicazione è la seguente: ci è “una differenza strutturale e finalistica tra gli obiettivi dirigenziali, connessi all’espletamento delle attività lavorative, per così dire da contratto, e gli obiettivi di budget, che...