LE NOVITA’ DEL DL CD RECLUTAMENTO
ampliamento del ricorso alle progressioni verticali
LE NOVITA’ DEL DL CD RECLUTAMENTO
a cura di Arturo Bianco
15 Giugno 2021
Con il d.l. n. 80/2021, cd reclutamento, sono previsti una forte ampliamento del ricorso alle progressioni verticali, la possibilità di essere trasferiti in mobilità volontaria anche senza il consenso dell’ente e la unificazione in un solo documento di tutti i piani oggi esistenti in materia di personale e di quello anticorruzione.
Il recente d.l. n. 80/2021, “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia”, detta numerose ed importanti novità per il personale e per l’organizzazione delle PA. Si dispongono, tra l’altro: l’ampliamento del ricorso alle progressioni verticali, la riserva del 30% dei posti dirigenziali agli interni, la istituzione di una nuova categoria per il personale di elevata qualificazione, la modifica delle regole per le progressioni orizzontali, la valorizzazione del dottorato di ricerca, la drastica limitazione alla necessità dell’assenso da parte degli enti alla mobilità volontaria, la delega ai CCNL per il superamento del tetto 2016 al salario accessorio, la unificazione nel piano integrato di attività ed organizzazione del piano del fabbisogno, del POLA, del piano delle performance e del piano anticorruzione, la possibilità di effettuare assunzioni a tempo determinato per l’attuazione del PNRR, con un percorso preferenziale per la trasformazione a tempo indeterminato dopo la scadenza del contratto, il finanziamento per il conferimento di 1.000 incarichi di collaborazione da parte delle regioni e degli enti locali.
Il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 136 del 9 giugno e, quindi, deve essere convertito in legge entro il prossimo 8 agosto. Esso è destinato ad incidere in misura molto elevata sul funzionamento delle amministrazioni locali e regionali e, più in generale, di tutte le PA.
LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
Viene istituita una area e/o categoria in cui inquadrare “il personale di elevata qualificazione”.
All’interno delle aree le progressioni avvengono in modo selettivo ed “in funzione delle capacità culturali e professionali, della qualità dell’attività svolta e dei risultati conseguiti, attraverso l’attribuzione di fasce di merito”. Le progressioni tra le aree avvengono con il ricorso a procedure comparative e che si assumano come elementi di riferimento la valutazione positiva conseguita negli ultimi 3 anni di servizio, l’assenza di procedimenti disciplinari, il possesso di titoli di studio e professionali “ulteriori rispetto a quelli previsti per l’accesso” ed il “numero e la tipologia degli incarichi rivestiti”. Occorre comunque rispettare la riserva del 50% per le assunzioni dall’esterno. Queste progressioni devono essere effettuate nel tetto delle risorse destinate alle assunzioni di personale a tempo indeterminato.
Vengono ampliati gli spazi per favorire l’accesso alla dirigenza da parte del personale dipendente e per fissare regole innovative per la selezione dei dirigenti. Queste disposizioni costituiscono “principi fondamentali ai sensi dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione”, per cui si applicano anche alle regioni ed agli enti locali. La Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) è delegata ad emanare delle...