Corte dei conti Sezione seconda giurisdizionale centrale d’appello n.140/2020
comportamento di un dipendente pubblico riconducibile ad assenteismo fraudolento
Corte dei conti Sezione seconda giurisdizionale centrale d’appello n.140/2020
Assenteismo fraudolento - Risarcibilità danno all’immagine anche senza condanna penale
01 Luglio 2020
Il Collegio, in relazione al risarcimento del danno all’immagine, causato da un comportamento di un dipendente pubblico riconducibile ad assenteismo fraudolento, osserva, conformandosi all’orientamento radicatosi con riguardo a vicende analoghe, che: “la risarcibilità del danno all’immagine in ipotesi di assenteismo fraudolento opera indipendentemente da qualsivoglia condizione sostanziale o processuale non espressamente posta dalla norma che si considera (art. 55-quinquies del decreto legislativo n. 165 del 2001), ciò in quanto presenta, “marcati tratti di specificità ed autonomia rispetto a quest’ultima e, più in generale, rispetto alla clausola limitativa della responsabilità stabilita in relazione alla pregiudizialità collegata alla preventiva ed irretrattabile condanna penale per uno dei reati previsti dall’art. 7 della legge 27 marzo 2001, n. 97 (per i quali, cfr. SS.RR. 19 marzo 2015 n. 8/QM).” Ne consegue, ai fini dell’applicazione dell’art. 55-quinquies del decreto legislativo n. 165 del 2001, che “si deve prescindere dai requisiti di cui all’art.17, comma trentesimo ter, del decreto-legge n. 78 del 2009, atteso che la norma non richiede, in particolare, l’accertamento, con sentenza definitiva, della ricorrenza di talune indefettibili fattispecie delittuose, lesive dell’immagine. E in tal senso depone anche un argomento testuale, rappresentato dal fatto che il secondo comma dell’art. 55-quinquies contiene l’inciso secondo cui restano ‘ferme la responsabilità penale e disciplinare e le relative sanzioni’, in tal modo prevedendo la non necessità del preventivo accertamento definitivo della responsabilità penale ai fini dell’attivazione del meccanismo risarcitorio”. (In tal senso (cfr. Sez. II, 4 ottobre 2017 n. 662; 4 marzo 2019 n. 62; cui adde: SS.RR. 12 giugno 2018 n. 6, ord.).