Invecchiamento e lavoro: “Ok boomer” e Pubblica Amministrazione a cura di Emilio Gregori e Valerio Langé, Synergia (Milano)
Il fenomeno, al di là delle distorsioni, richiama l’attenzione sull’invecchiamento della...
Invecchiamento e lavoro: “Ok boomer” e Pubblica Amministrazione a cura di Emilio Gregori e Valerio Langé, Synergia (Milano)
Il fenomeno, al di là delle distorsioni, richiama l’attenzione sull’invecchiamento della popolazione, che caratterizza il mercato del lavoro del Paese e in modo particolare il lavoro pubblico.
14 Novembre 2019
Aumento delle diseguaglianze, polarizzazione della politica, riscaldamento globale sono alcuni fenomeni che alimentano il conflitto tra la “Generazione Z”, cioè le persone nate tra la seconda metà degli anni Novanta e la fine degli anni Duemila, e i “Baby boomer”, cioè i nati tra la metà degli anni Quaranta e gli anni Sessanta. Il conflitto generazionale ha trovato manifestazione nell’espressione polemica e insofferente “Ok, boomer”, traducibile in “D’accordo vecchietto”. È un’espressione usatasoprattutto sul web da adolescenti e giovani per rispondere ironicamente a affermazioni della generazione dei “Baby boomer” percepite come lamentose o paternalistiche. L’espressione è utilizzata in diversi ambiti e attraverso più canali ma sempre quale replica a qualsiasi persona di età superiore ai trent’anni che si esprima in modo critico relativamente ai giovani e ai problemi che li riguardano; l’espressione è molto popolare, specie nel mondo anglosassone:una maglietta con l’espressione “Ok boomer”ha recentemente raccolto ordini per più di 10.000 dollari.
Il fenomeno, al di là delle distorsioni, richiama l’attenzione sull’invecchiamento della popolazione, che caratterizza il mercato del lavoro del Paese e in modo particolare il lavoro pubblico. Secondo le stime dell’Istat, infatti,nel 2050 gli over 65 potrebbero rappresentare il 75% della popolazione italiana; per quanto riguarda la popolazione attiva, nel 2012 l’età media ha sfiorato i 42 anni, mentre i giovani ne rappresentano meno del 7%, contro il 12% degli over 50. L’invecchiamento della popolazione attiva è dovuto da una parte al generale invecchiamento della popolazione, dall’altra alle riforme previdenziali e alla crisi economica, con un generale innalzamento della presenza relativa dei lavoratori over 50.Il fenomeno si accentua nel settore pubblico, in cui nel 2016 l'età media ha superato i 50 anni.
Per questo, allo scopo di mantenere e accrescere il benessere organizzativo e la produttività della pubblica amministrazione, è bene che ci si interroghi circa le strategie di age management da mettere in atto. Si tratta, infatti, di valorizzare...