Presente e futuro del lavoro agile nelle Pubbliche Amministrazioni a cura di Emilio Gregori e Valerio Langé, Synergia (Milano)
La legge 124/2015 e la direttiva 3/2017, note come legge e direttiva Madia, fissano un “minimo...
Presente e futuro del lavoro agile nelle Pubbliche Amministrazioni a cura di Emilio Gregori e Valerio Langé, Synergia (Milano)
La legge 124/2015 e la direttiva 3/2017, note come legge e direttiva Madia, fissano un “minimo sindacale” per l’introduzione del lavoro agile nelle Pubbliche Amministrazioni, individuando l’obbligo di garantire entro 3 anni ad almeno il 10% dei dipendenti, ove lo richiedano, di avvalersi di tali modalità di lavoro
06 Novembre 2019
La legge 124/2015 e la direttiva 3/2017, note come legge e direttiva Madia, fissano un “minimo sindacale” per l’introduzione del lavoro agile nelle Pubbliche Amministrazioni, individuando l’obbligo di garantire entro 3 anni ad almeno il 10% dei dipendenti, ove lo richiedano, di avvalersi di tali modalità di lavoro.Ma qual è lo stato di attuazione di tale obbligo e cosa ci si può aspettare per il futuro?
Il Politecnico di Milano ha recentemente pubblicato i dati relativi al lavoro agile in Italia, evidenziando che tra le 365 Pubbliche Amministrazioni coinvolte nella rilevazione, il 16% ha attivato iniziative strutturate di lavoro agile. Il 7% delle Amministrazioni ha invecein essere iniziative informali, mentre il 6% le avvierà nei prossimi dodici mesi. L’indagine mostra che le Amministrazioni di grandi dimensioni, cioè con più di 250 addetti, vedono un maggiore protagonismo in questo senso rispetto alle Amministrazioni medie e piccole; infatti, il 42% delle grandi Amministrazioni coinvolte ha già introdotto iniziative strutturate, mentre la percentuale scende all’8% tra quelle di minori dimensioni. Occorre tenere presente che nel lavoro agile le dimensioni contano, nel settore pubblico come nel privato: il 58% delle grandi imprese coinvolte nell’indagine dichiara di avere in essere iniziative strutturate di smart working, percentuale che scende al 12% delle piccole e medie imprese.
Il numero di persone coinvolte nel lavoro agile nelle Pubbliche Amministrazioni è limitato: le iniziative coinvolgono mediamente il 12% dei dipendenti, percentuale molto inferiore a quella delle grandi imprese (42%) ma superiore al 10% che la direttiva Madia definisce come obiettivo minimo. Si tratta di un dato positivo, almeno per quanto riguarda il campione di riferimento. Occorre tuttavia andare oltre il mero adempimento normativo. A questo proposito, è bene osservare come il tasso di crescita della diffusione del lavoro agile nelle Pubbliche Amministrazioni tra il 2018 e il 2019 sia molto elevato (100%, con un raddoppio delle iniziative strutturate dall’8% dello scorso anno al 16% di quest’anno): si tratta di una crescita importante, se si considera che tra le grandi aziende (come si è visto, più favorevoli allo smart working) il tasso di crescita più alto negli ultimi cinque anni è pari...