Controlli anagrafici e GePI: chiarimenti importanti a cura di Giovanni Viganò e Anna Rio
Nota del 10 gennaio 2020, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Controlli anagrafici e GePI: chiarimenti importanti a cura di Giovanni Viganò e Anna Rio
Nota del 10 gennaio 2020, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
20 Gennaio 2020
A quasi un anno di distanza dall’emanazione del Decreto Legge 4 sul Reddito di Cittadinanza, sono ancora diverse le questioni operative aperte. Con la Nota del 10 gennaio 2020, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito alcuni chiarimenti rispetto a un elemento fondamentale della normativa, ossia la realizzazione delle attività di controllo sui requisiti anagrafici dei beneficiari RdC attraverso la piattaforma GePI. Le verifiche che i Comuni devono svolgere entro 30 giorni dal riconoscimento del beneficio riguardano il requisito di soggiorno e quello di residenza nel territorio italiano – per dieci anni, di cui gli ultimi due in via continuativa.
Con l’implementazione dell’apposita funzionalità GePI e la Nota del 10 gennaio circa il suo utilizzo, è ora finalmente possibile completare i processi di verifica di cui i Comuni sono responsabili. Tuttavia, i chiarimenti pervenuti dal Ministero non esauriscono le esigenze formative e informative degli operatori anagrafici: persistono dubbi e incertezze sulle “istruzioni d’uso” della piattaforma.
L’elemento di maggiore complessità è costituito dal processo di verifica sui beneficiari il cui requisito di residenza non può essere verificato dal solo Comune di ultima residenza, poiché nel corso dei dieci anni precedenti il nucleo si è trasferito, una o più volte.
In particolare, il Comune di ultima residenza deve svolgere i controlli sui beneficiari che risultano nella sezione “Elenco pratiche” e riportare nella finestra dedicata di GePI il periodo di residenza risultante dai propri atti. In caso di trasferimento, l’operatore può finalmente, tramite GePI, assegnare la verifica di ulteriori periodi al Comune di precedente residenza, il quale visualizzerà il nucleo nella sezione “Elenco pratiche da altri Comuni” e procederà a restituire sulla piattaforma l’esito delle verifiche, ossia il periodo di residenza nel proprio Comune. È necessario procedere a ritroso, trasmettendo le richieste ai Comuni di precedente residenza...