I trattamenti assistenziali comunali rilevanti ai fini ISEE Nicoletta Baracchini ed Emilio Gregori (Synergia, Milano)
In questo periodo dell’anno diversi referenti amministrativi dei servizi sociali comunali sono...
I trattamenti assistenziali comunali rilevanti ai fini ISEE Nicoletta Baracchini ed Emilio Gregori (Synergia, Milano)
In questo periodo dell’anno diversi referenti amministrativi dei servizi sociali comunali sono impegnati nel rilascio di certificazioni ai beneficiari di contributi economici, utili per la presentazione ai CAF in sede di richiesta di attestazione ISEE.
20 Gennaio 2020
In questo periodo dell’anno diversi referenti amministrativi dei servizi sociali comunali sono impegnati nel rilascio di certificazioni ai beneficiari di contributi economici, utili per la presentazione ai CAF in sede di richiesta di attestazione ISEE.
Molti Comuni si attivano infatti scrupolosamente per mettere a disposizione dei cittadini l’elenco e l’ammontare dei contributi economici che concorrono a costituire la base dei redditi su cui è calcolata la componente ISEE denominata ISR (indicatore di situazione reddituale), ammontare che il cittadino deve auto-dichiarare, sotto la propria responsabilità, al CAF per la richiesta a INPS dell’attestazione ISEE.
Poiché svariate e molteplici sono le tipologie di sussidi erogati dai Comuni, per limitare lo sforzo amministrativo in un’ottica di efficienza rispetto all’obiettivo, può essere utile ricordare quali sono i soli emolumenti nel novero dell’assistenza economica comunale che costituiscono effettivamente trattamenti assistenziali rilevanti ai fini ISEE, cioè i soli che il cittadino è tenuto a dichiarare.
Poco dopo l’approvazione del DPCM 159/2013, il MLPS e l’INPS sono intervenuti con due importanti provvedimenti: da un lato la circolare del 137 del 2016, in recepimento delle sentenze 838, 841, 842 del 2016 del Consiglio di Stato, che ha escluso dal novero dei trattamenti assistenziali tutte le erogazioni monetarie connesse alla condizione di disabilità; dall’altro lato la circolare del 10 luglio 2015, volta a definire con maggiore precisione quale tipologia di contributi è da escludere dai trattamenti assistenziali che rientrano tra i redditi come definiti dall’articolo 3 del suddetto DPCM.
Si tratta della medesima specificazione che il MLPS ha ribadito e ulteriormente chiarificato nelle note 9362 e 11273 a valle del D.Lgs. 147/2017, emanate a proposito della necessità di alimentare il SIUSS (con responsabilità erariale del funzionario inadempiente) per la corretta determinazione del Reddito di Inclusione, nonché della stessa specificazione che è stata ripresa dall’articolo 2 del DL 4/2019 convertito con Legge 26/2019 relativo alla determinazione dell’importo del Reddito di Cittadinanza.
Il risultato di queste...