Passaggi di competenza e nuove funzionalità: tutto quello che c’è da sapere sulle novità di GePI
novità sulla Piattaforma GePI
Passaggi di competenza e nuove funzionalità: tutto quello che c’è da sapere sulle novità di GePI
Di Anna Rio e Arianna Zanon, Synergia (Milano)
12 Maggio 2021
Nel mese di aprile sono state introdotte alcune novità sulla Piattaforma GePI (la piattaforma informatica per il Reddito di Cittadinanza che facilita l’interscambio informativo tra Comuni e Ambiti Territoriali da un lato e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, INPS, INAIL e CPI dall’altro), riguardanti il passaggio di competenza della presa in carico dai Centri Per l’Impiego ai Comuni e l’aggiornamento di alcune funzionalità presenti nell’interfaccia.
Le novità che interessano il passaggio di competenza dal CPI al Comune comprendono tre diverse tipologie di scenario. In primo luogo, però, è importante sottolineare l’inserimento di due diverse icone, una raffigurante due frecce e l’altra raffigurante due omini collegati da una freccia, per identificare sulla piattaforma rispettivamente quali sono i casi che passano dall’essere competenza dei CPI a diventare di competenza del Comune (sebbene alcuni componenti del nucleo possano restare in carico al CPI, il caso viene comunque preso in gestione dal Comune) e quali invece sono gli individui che, già in carico ai Servizi Sociali, sono stati indirizzati al CPI (in quanto beneficiari del RdC), ma vengono rimandati al Comune (ad esempio per questioni di non occupabilità legate a problematiche di tipo sociale).
Per quanto riguarda le tre differenti ipotesi prima citate, può accadere che l’analisi preliminare abbia ottenuto un esito A, significando quindi che i bisogni del nucleo familiare sono bisogni semplici e riconfigurabili prevalentemente alla sfera lavorativa, per cui il caso viene inviato ai Servizi per il Lavoro. Se il CPI dovesse però ravvisare altre problematiche di tipo sociale, di fatto sfuggite durante l’analisi preliminare, può restituire il caso ai Servizi Sociali del Comune. Tramite il pulsante “riprendi in carico” presente nella pagina della piattaforma, il nucleo familiare verrà ripreso in gestione dagli assistenti sociali. Successivamente, sarà necessario creare una nuova versione dell’Analisi preliminare, annullando la precedente. Nel caso in cui il risultato della nuova analisi preliminare dovesse essere nuovamente A, comparirà un messaggio di alert nel quale si fa presente che si sta finalizzando un’analisi preliminare con esito A per poter spostare la competenza del caso ai CPI e che il presente caso risulta già provenire dal CPI. Ad ogni modo la GePI permette al case manager di selezionare nuovamente A come esito dell’analisi preliminare.
La seconda ipotesi che può presentarsi è quella in cui l’analisi preliminare abbia ottenuto un esito B o C, stando quindi ad indicare che i bisogni del nucleo familiare sono bisogni semplici ma non attinenti solamente alla sfera lavorativa oppure sono bisogni complessi che richiedono una valutazione multidimensionale con un’equipe multidisciplinare. All’interno del Patto per l’Inclusione stipulato tra l’Assistente Sociale e il nucleo familiare può essere prevista per uno o più...