Reddito di cittadinanza, la proposta di modifica per non discriminare gli stranieri
Rimodulazione dei criteri di accesso e del beneficio economico
Reddito di cittadinanza, la proposta di modifica per non discriminare gli stranieri
Dieci proposte per migliorare il Reddito di Cittadinanza
18 Novembre 2021
NON DISCRIMINARE I CITTADINI STRANIERI. Per ricevere il Reddito di Cittadinanza sono oggi necessari 10 anni di residenza in Italia, di cui gli ultimi 2 continuativi. Questa previsione – si legge nella Relazione presentata il 9 novembre scorso dal Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di cittadinanza, produce una discriminazione nei confronti dei cittadini stranieri, limitandone fortemente la possibilità di accedere alla misura. Un simile criterio fa dell’Italia il Paese in Europa con i requisiti di residenza più stringenti: 10 anni, infatti, non sono previsti in nessun altro Stato.
Inoltre, tale previsione non risulta rispettosa delle direttive europee in materia di accesso alle prestazioni assistenziali, poste a tutela anche degli italiani all’estero. Introdurre un requisito di durata minima di residenza è ragionevole. Ma imporre un intero decennio di attesa come soglia minima significa lasciare senza aiuto famiglie e individui, inclusi minorenni, in condizioni di grave disagio, con il rischio che la loro situazione peggiori in modo irreversibile laddove un aiuto più tempestivo potrebbe prevenire l’avvio di traiettorie verso l’esclusione sociale, quando non la devianza.
Sono queste le motivazioni sulla cui base la prima delle dieci proposte scaturite dai lavori del Comitato Scientifico è quella di portare il periodo di residenza in Italia necessario per ricevere il Reddito di Cittadinanza a 5..."