Ripartenza: La fase due per le politiche sociali attraverso 6 punti
L’ufficio studi della Camera dei Deputati, il 29 aprile, ha reso disponibile un documento, diviso...
Ripartenza: La fase due per le politiche sociali attraverso 6 punti
Di Emilio Gregori e Cristina Rubis, Synergia (Milano)
12 Maggio 2020
L’ufficio studi della Camera dei Deputati, il 29 aprile, ha reso disponibile un documento, diviso in 6 punti, dedicato alle Politiche sociali, per poter garantire assistenza e ripartire in questo periodo di emergenza.
In primo luogo, per quanto concerne la riapertura dei centri diurni per disabili, l'art. 8 del D.p.c.m 26 aprile 2020 ha disposto la riapertura dei Centri diurni semiresidenziali per disabili per il 4 maggio, con la riattivazione delle attività socio-sanitarie, socio-educative, polifunzionali, sanitarie e socio-occupazionali. I centri devono adeguare gli standard di sicurezza sanitaria o, con l’art 48, fornire interventi domiciliari.
Il secondo punto si focalizza sulla circolare 1/2020, emanata dal Ministero del lavoro delle politiche sociali il 27 marzo, e sugli articoli 47 e 48 del DL Cura Italia.
Il documento stabilisce l’importanza di continuare a garantire il massimo impegno e il massimo sforzo dei servizi sociali, in modo tale da tutelare quelle fasce fragili di popolazione. Gli assistenti sociali devono essere muniti di tutte le apposite precauzioni durante lo svolgimento delle loro mansioni.
Per quanto concerne i PUC, ricordiamo che con l’art. 40 del DL n. 18 del 2020 sono state sospese tutte le condizionalità previste dal RdC per due mesi. Gli enti territoriali possono riconvertire queste risorse per far fronte ai bisogni assistenziali sorti nel periodo di emergenza.
I servizi sociali non essenziali devono essere rimodulati e un importante ed efficace coordinamento di quest’ultimi con gli uffici territoriali permetterà di tutelare la popolazione. I servizi sociali devono intervenire sui minori, con la didattica on-line che ha escluso molti studenti dalle lezioni, dato la mancanza di strumenti adeguati; sulla continuità dei servizi mensa per i senza dimora, l’accoglienza notturna e la distribuzione dei beni di sicurezza; sulla violenza domestica.
Il terzo punto riguarda l’emergenza alimentare, per la quale sono stati stanziati complessivamente 400 milioni di euro. I criteri di stanziamento sono stati basati dal...