IL LAVORO AGILE
Il lavoro agile cesserà dal 15 ottobre di essere una delle modalità ordinarie di svolgimento...
IL LAVORO AGILE
a cura di Arturo Bianco
28 Settembre 2021
Dal 15 ottobre il lavoro nelle PA si deve svolgere in modalità ordinaria in presenza, con la conseguente limitazione del lavoro agile in fase di emergenza o con modalità semplificate. E’ quanto prevede il DPCM 23 settembre. Non si può non segnalare che, sulla base delle previsioni dettate dal decreto legge n. 127/2021, sempre dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre, i dipendenti pubblici e quelli delle aziende private che collaborano con le PA, devono essere in possesso della certificazione verde per potere accedere ai pubblici uffici.
Si deve comunque ricordare che, fino alla fine del mese di ottobre i lavoratori fragili hanno diritto ad essere collocati in lavoro agile e che, sulla base delle previsioni del d.l. n. 52/2021, fino alla fine del mese di dicembre le PA organizzano il lavoro dei propri dipendenti prevedendo il lavoro agile in modalità semplificata. In particolare, l’articolo 11 bis del d.l. n. 52/2021, modificando l’articolo 263 del d.l. n. 34/2020, stabilisce che le PA “fino alla definizione della disciplina del lavoro agile da parte dei contratti collettivi, ove previsti, e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l'erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell'orario di lavoro, rivedendone l'articolazione giornaliera e settimanale, introducendo modalità di interlocuzione programmata con l'utenza, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza, applicando il lavoro agile, con le misure semplificate”. Quindi, sulla base di questa previsione il lavoro agile in modalità semplificata è previsto nelle PA fino alla fine del mese di dicembre. In altri termini, le indicazioni del DPCM devono essere intese come uno stimolo a che gli enti pubblici rientrino nelle modalità ordinarie di svolgimento della propria attività.
Per delineare una cornice omogena di condotte e di risorse strumentali attraverso le quali dare piena attuazione al rientro in presenza, è prevista l’adozione di uno specifico Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il ministro per la Pubblica Amministrazione anticipa che “in tale documento saranno indicati gli strumenti tecnologici necessari alla implementazione delle piattaforme digitali per la verifica del green pass e saranno fornite indicazioni procedurali per la gestione del personale, soprattutto in fase di prima attuazione dell’obbligo”.
IL DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI...