Parere paesaggistico negativo: la motivazione non può basarsi su valutazioni apodittiche e stereotipate
Parere paesaggistico negativo: la motivazione non può basarsi su valutazioni apodittiche e...
Parere paesaggistico negativo: la motivazione non può basarsi su valutazioni apodittiche e stereotipate
04 Novembre 2025
Per consolidata giurisprudenza, il giudizio paesaggistico consta di un apprezzamento comparativo che nasce dal confronto dei contenuti del vincolo con tutte le circostanze di fatto relative all'intervento e al suo inserimento nel contesto circostante, in modo che la conferma o l'esclusione della compatibilità delle opere con i valori tutelati costituisce il frutto di un giudizio condotto sulla base di rilievi puntuali; il diniego dell'assenso paesaggistico non può, pertanto, fondarsi sul generico richiamo all'esistenza del vincolo, né su valutazioni apodittiche e stereotipate, ma deve rispondere a un modello che contempli in modo dettagliato, la descrizione: a) dell'edificio mediante indicazione delle dimensioni, delle forme, dei colori e dei materiali impiegati; b) del contesto paesaggistico in cui esso si colloca, anche mediante l'indicazione di eventuali altri immobili esistenti, della loro posizione e dimensioni; c) del rapporto tra edificio e contesto, anche mediante l'indicazione dell'impatto visivo al fine di stabilire se esso si inserisca in maniera armonica nel paesaggio (ex plurimis Consiglio di Stato, sez. VI, 16 dicembre 2021, n. 8400; sez. II, 25 febbraio 2021, n. 1626).
Conseguentemente, non è sufficiente motivato un parere negativo in cui si afferma che:
- gli interventi propongono “un modello insediativo estraneo al paesaggio oggetto di tutela che non assicura la conservazione dei caratteri connotativi nonché della tipologia architettonica ricorrente in una area già fortemente compromessa da una edilizia caotica e precaria”;
- “la realizzazione delle opere, così come previste, costituisce un elemento detrattore della qualità paesaggistica in quanto svilente delle caratteristiche dell’area tutelata, con una lettura della nuova costruzione derivante quale elemento di disturbo in dissonanza col contesto paesaggistico” e che “gli interventi eseguiti, la tipologia prescelta – per...







