La visione strategica a lungo termine pubblicata dalla Commissione per un‘economia prospera, moderna, competitiva e neutrale dal punto di vista climatico richiede una drastica riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2050.
Il Green Deal della Commissione Europea propone una nuova strategia di crescita che mira a preservare il pianeta per le generazioni future. Dovrebbe servire da bussola per uscire dall‘attuale crisi COVID-19 e offre l‘opportunità di rimbalzare in avanti e accelerare i nostri progressi verso il raggiungimento degli obiettivi dell‘UE in materia di cambiamento climatico. Essa fissa l‘ambizioso obiettivo di una riduzione del 50%-55% delle emissioni di gas serra entro il 2030. Attraverso la sua roadmap d‘azione delinea una visione a lungo termine per l‘ambiente, che coinvolge tutti i settori dell‘economia, orientata al raggiungimento dell‘obiettivo della neutralità climatica.
Mentre le città occupano solo il 2% del territorio del pianeta, esse consumano oltre il 65% dell‘energia mondiale e sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni globali di CO2 prodotte dall‘uomo. Attualmente il 75% dei cittadini europei vive nelle città e si prevede che questa percentuale salga all‘80% entro il 2050. Le città devono quindi svolgere un ruolo cruciale nell‘aiutare l‘Europa a raggiungere gli obiettivi del Green Deal. La Commissione sosterrà la loro trasformazione sistemica verso la neutralità climatica facendo leva, in particolare, sull‘innovazione tecnologica, non tecnologica e sociale e sulle nuove soluzioni basate sull‘Intelligenza Artificiale.
Lo scopo del bando è sviluppare una piattaforma di sportello unico che fornisca le necessarie competenze tecniche, normative, finanziarie e socio-economiche, nonché l‘assistenza alle città per lo sviluppo e l‘attuazione dei loro piani d‘azione per il clima e dei relativi piani d‘azione per l‘innovazione sociale. Il progetto può coinvolgere organizzazioni di ricerca, il mondo accademico, l‘industria, compresi gli imprenditori sociali, il settore finanziario, compresi i finanziatori di impatto, gli investitori, i filantropi, le ONG, le autorità nazionali e locali e i cittadini. Il progetto dovrebbe anche essere responsabile della gestione dei bandi di gara rivolti a terzi per raggiungere gli obiettivi di questa azione. La piattaforma dovrebbe facilitare il coordinamento delle attività europee in corso nel settore della neutralità climatica per le città e dovrebbe essere sostenibile, scalabile e autofinanziata oltre la durata dell‘azione. Se del caso, l‘azione dovrebbe tenere in debita considerazione e basarsi sulle piattaforme esistenti, sull‘esperienza già maturata dall‘iniziativa del Patto dei Sindaci e sulle metodologie, analisi e processi sviluppati dal Centro comune di ricerca della Commissione europea, nonché basati sui principi e sugli standard della Dichiarazione di adesione, di incentivazione e di sostenibilità.