Nel nostro paese il patrimonio culturale è tuttora una risorsa non sufficientemente valorizzata, a dispetto della sua notevole consistenza, della sua elevata attrattività dal punto di vista turistico e della capacità di concorrere al rafforzamento dei fattori identitari delle comunità. Anche nella nostra regione la carenza di politiche di pianificazione di lungo periodo, chiare e condivise, impedisce a territori ricchi di patrimonio di valorizzare al meglio le proprie risorse come un fattore di sviluppo locale.
La recente crisi economica non ha solo prodotto una contrazione degli investimenti destinati a contrastare il degrado del patrimonio architettonico, ma ha anche reso più complicato il sostegno dei costi di gestione ordinaria dei numerosi immobili già restaurati.
L’assenza di una visione chiara sulle destinazioni d’uso dei beni, in una logica di integrazione con il contesto, amplifica il rischio di disperdere le poche risorse disponibili; sarebbe invece opportuno prevedere funzioni in grado di realizzarne pienamente le potenzialità, attraverso attività economicamente sostenibili e strategiche per il futuro dei territori.
Obiettivi del bando
Il bando intende favorire la salvaguardia e il miglioramento delle modalità di gestione del patrimonio culturale nell’ottica di promuovere lo sviluppo economico locale.
Linee guida
I progetti dovranno riguardare la rifunzionalizzazione di beni immobili di interesse storico-architettonico e il conseguente avvio di attività coerenti con la destinazione d’uso individuata.
Alle attività di natura culturale, che dovranno avere un ruolo prioritario, potranno essere affiancati servizi, anche di natura commerciale, che siano funzionali a garantire la sostenibilità dei beni, nel rispetto della loro natura e in coerenza con il contesto locale.
Nella prospettiva di rafforzare l’integrazione con le politiche del territorio, è opportuno che gli enti locali di riferimento condividano gli obiettivi e le strategie dell’intervento. Pertanto, qualora non figurino tra i soggetti proponenti, è richiesto che formalizzino una lettera di adesione.
Soggetti ammissibili
• Enti pubblici o privati nonprofit proprietari di beni culturali immobili.
• Enti pubblici o privati nonprofit affidatari di beni culturali immobili;
nel caso in cui la proprietà dei beni sia di un soggetto non ammissibile al contributo di Fondazione Cariplo, è richiesta la formalizzazione, tra proprietario e affidatario, di un contratto che attribuisca la disponibilità esclusiva dei beni a titolo gratuito e con durata minima trentennale.
Tali soggetti possono presentare progetti singolarmente o in partenariato con altri enti pubblici e/o privati nonprofit.
Progetti ammissibili