Stazioni appaltanti, 4.903 qualificate alla chiusura del primo biennio
Report trimestrale di Anac sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di...
Stazioni appaltanti, 4.903 qualificate alla chiusura del primo biennio
Per il nuovo biennio nel settore “Lavori” la qualificazione è acquisita da 63 enti precedentemente non qualificati
15 Ottobre 2025
Il totale delle amministrazioni qualificate, alla chiusura del primo biennio di qualificazione (1° luglio 2023-30 giugno 2025), è pari a 4.903, con l’11,3% per “Lavori”, il 29,2% per “Servizi e forniture” e il 59,5% per entrambi i settori. In termini assoluti, per il settore dei “Lavori” il totale delle amministrazioni qualificate si attesta a 3.472 unità (di cui 555 solo per “Lavori” e 2.917 per entrambi i settori) mentre il totale per il settore “Servizi e forniture” si attesta a 4.348 unità (di cui 1.431 solo per “Servizi e forniture” oltre alle 2.917 per entrambi i settori).
È quanto emerge dall’ultimo Report trimestrale di Anac sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, con dati aggiornati al secondo trimestre dell’anno in corso. L’elaborazione, che non include i soggetti qualificati di diritto, si basa sulle istanze pervenute entro giugno 2025 per il primo biennio di riferimento – che non tengono conto dei nuovi criteri previsti dal decreto cosiddetto Correttivo al Codice degli Appalti (d. lgs. n. 209/2024) – ma presenta anche una prima analisi sulle istanze di qualificazione presentate per il nuovo biennio valutate sulla base dei criteri stabiliti nel Correttivo. A partire da una settimana prima della fine del primo e vecchio biennio di qualificazione, infatti, in data 23 giugno 2025, è stato possibile il calcolo dei punteggi per le istanze presentate per il nuovo biennio. I dati del Report che fotografano lo stato dell’arte alla chiusura del primo biennio di qualificazione, quindi, sono elaborati sulla base delle istanze trasmesse entro il mese di giugno 2025 per il periodo luglio 2023-giugno 2025 con data di scadenza al 22 giugno 2025, vale a dire il giorno prima a quello in cui venivano calcolati i punteggi per le istanze presentate nel nuovo biennio. In questo modo, i dati sono stati depurati dalle istanze di qualificazione del nuovo biennio, che, se inviate, hanno sostituito quelle del precedente biennio.
Al 30 giugno 2025, le istanze sono state 5.722 per il settore “Lavori” e 6.306 per “Servizi e forniture”, testimoniando che il numero di domande di qualificazione è più alto per questo secondo settore. Sono 66 (33 per “Lavori” e altrettante per “Servizi e forniture”) le istanze che posseggono, al 30 giugno 2025, la qualifica “con riserva”, relative a 52 distinte amministrazioni e con scadenza della qualificazione con riserva nel 2025. Vi è un calo fisiologico, spiega il Report, delle amministrazioni che si sono qualificate “con riserva” alla data considerata, valutabile considerando il fatto che si stava andando verso la scadenza del 30 giugno 2025, appunto, del biennio di qualificazione 2023-25, e che era già scaduto il 30 giugno del 2024 il termine previsto dal legislatore in sede di prima applicazione per la validità della qualificazione “con riserva” di Unioni di Comuni, Province, Città metropolitane e Comuni capoluogo, che già dal gennaio dello scorso anno avevano potuto inviare istanza in via “ordinaria”.
Analizzando i livelli di qualificazione, il Report permette di osservare che la struttura del sistema di approvvigionamento è similare tra i due settori: per quanto riguarda il settore “Lavori” il 55% delle amministrazioni (1.908 sul totale di 3.472 enti qualificati) ha il livello massimo, che è ottenuto nel 57,8% dei casi per il settore “Servizi e forniture” (2.513 amministrazioni sul totale di 4.348 qualificate); il livello intermedio è raggiunto rispettivamente nel 20,4% (709 enti) e 19,4% (842 enti) dei casi, e quello minimo nel 24,6% (855 enti) e 22,8% (993 enti).
La percentuale relativa al...