SUL CANONE UNICO NEI CENTRI ABITATI IL MEF DÀ RAGIONE ALLE PROVINCE
Le aree comunali si individuano guardando alla popolazione del centro abitato e non del Comune nel...
SUL CANONE UNICO NEI CENTRI ABITATI IL MEF DÀ RAGIONE ALLE PROVINCE
a cura di Stefano Gennai
21 Luglio 2021
Rispondendo al quesito posto da un Comune, il MEF, Dipartimento delle Finanze, Direzione Legislazione Tributaria e Federalismo Fiscale, con nota prot.35089 del 9 luglio, si è così espresso:
«(…) sono stati richiesti chiarimenti in ordine all’interpretazione dei commi 818 e 837 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160, relativi rispettivamente al canone patrimoniale di cui al comma 816 dello stesso art. 1, sostitutivo di una serie di entrate locali preesistenti, e al canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile destinati a mercati, realizzati anche in strutture attrezzate che, a norma del successivo comma 838, sostituisce anch’esso alcune entrate locali e si applica in deroga alle disposizioni concernenti il canone di cui al citato comma 816.
La richiesta è motivata dalla diversa formulazione dei due commi appena richiamati, poiché il primo prevede che nelle aree comunali si comprendono i tratti di strada situati all'interno di centri abitati di comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, individuabili a norma dell'articolo 2, comma 7, del codice della strada”, mentre il successivo comma 837 stabilisce che “Ai fini dell’applicazione del canone si comprendono nelle aree comunali anche i tratti di strada situati all'interno di centri abitati con popolazione superiore a 10.000 abitanti, di cui all'articolo 2, comma 7, del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n.285”. A parere del comune, la diversa formulazione delle due norme si rifletterebbe sull’applicazione del canone, poiché per le fattispecie di cui ai commi 816 e seguenti, occorrerebbe avere riguardo alla popolazione del comune, di modo che i centri abitati anche con popolazione inferiore a 10.000 abitanti insistenti nel territorio di comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti debbano intendersi come facenti parte delle aree comunali, mentre per l’applicazione del canone di cui al comma 837, riferito alle occupazioni effettuate su aree di mercato, occorrerebbe considerare come ricomprese nelle aree comunali solo i tratti di strada situati all'interno di centri abitati con popolazione superiore a 10.000 abitanti.
A sostegno dalla propria interpretazione, il comune richiama la nota IFEL del 14 aprile 2021, secondo la quale ai fini dell’applicazione del comma 818 “emerge che nei Comuni con popolazione superiore a diecimila abitanti, le strade sono tutte comunali.”
Pertanto, si chiede...