I vantaggi delle rinegoziazioni dei mutui sul bilancio, parte corrente.
regole applicative della maxi rinegoziazione dei mutui Cassa DP per l'anno 2020
I vantaggi delle rinegoziazioni dei mutui sul bilancio, parte corrente.
regole applicative della maxi rinegoziazione dei mutui Cassa DP per l'anno 2020
17 Febbraio 2020
In attesa delle regole applicative della maxi rinegoziazione dei mutui Cassa DP per l'anno 2020 (i contenuti sono indicati nell'originario art. 39 del DL 30/12/19 n. 162, ora in sede di conversione in legge), è opportuno riepilogare le regole a cui sono soggette le rinegoziazioni dei mutui.
Le operazioni di rinegoziazione vengono perlopiù effettuate in regimi di tassi calanti, oppure, nei stretti limiti consentiti dalla legge, allo scopo di allungare il periodo di ammortamento dei prestiti, sfruttando il fatto di poter ridurre le rate di ammortamento dei mutui, che, come noto, rientrano nell'equilibrio di parte corrente del bilancio.
Pertanto l'obiettivo principale delle rinegoziazioni dei mutui o altri prestiti consiste, di norma, nel ridurre i costi dell'indebitamento ed il peso delle rate di ammortamento dei prestiti (interessi + rimborso di capitale) sull'equilibrio di parte corrente, liberando risorse finanziarie per altri scopi.
Riepilogando, dalle suddette operazioni, ci si attende:
1) una minore spesa per interessi passivi (titolo 1), rispetto gli originali piani di ammortamento dei prestiti;
2) minori rate di ammortamento, per effetto anche di eventuali allungamenti della durata del piano di ammortamento dei mutui originariamente assunti.
Per quanto riguarda le connessioni tra rinegoziazioni dei mutui e durata fisico-tecnica degli investimenti, l'art. 10 della L. 24 dicembre 2012, n. 243, che attua il principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione, introduce, fra le altre regole, anche il concetto ed i limiti di indebitamento connessi alla "vita utile dell'investimento":
"1... le operazioni di indebitamento sono effettuate solo contestualmente all'adozione di piani di ammortamento di durata non superiore alla vita utile dell'investimento, nei quali sono evidenziate l'incidenza delle obbligazioni assunte sui singoli esercizi finanziari futuri nonché le modalità di copertura degli oneri corrispondenti...".