L’aggiornamento degli inventari è necessario già nella fase pilota della riforma Accrual 1.15 del PNRR
aggiornamento degli inventari delle P.A.
L’aggiornamento degli inventari è necessario già nella fase pilota della riforma Accrual 1.15 del PNRR
a cura di Mauro Bellesia
09 Dicembre 2025
L'aggiornamento degli inventari delle P.A. è essenziale per avviare il nuovo sistema di contabilità accrual, di cui alla riforma 1.15 del PNRR, perché serve per redigere il primo stato patrimoniale iniziale su base accrual, che sarà il vero punto di partenza della gestione a regime del nuovo sistema contabile.
Come noto, gli inventari costituiscono da sempre un elemento essenziale, imprescindibile e propedeutico alla corretta gestione delle Pubbliche Amministrazioni (oltre ad essere obbligatori), poiché da essi si ricava la consistenza dei beni pubblici, lo stato fisico, il regime giuridico, l'utilizzo, il valore, i funzionari responsabili e altre informazioni che permettono il collegamento tra inventari e sistema contabile ai fini della redazione dello stato patrimoniale.
Infatti, gli inventari fungono da cerniera di collegamento con il sistema contabile utilizzato, costituendo fonte informativa e contabile necessaria per la compilazione e la valorizzazione delle singole voci dell'attivo e del passivo dello stato patrimoniale.
Pertanto, occorre adeguare prima possibile le tipologie, le fattispecie e le regole di valutazione dei beni da inventariare, visto che le operazioni di inventariazione sono molto complesse e richiedono tempi lunghi.
Si ricorda che le attività di inventariazione avvengono per fasi e passano attraverso operazioni ben individuabili:
1. Ricerca dei beni e degli oggetti
Consiste in una ricognizione dei beni da inventariare con l’acquisizione dei documenti che giustificano l’origine, lo stato fisico e giuridico, la proprietà, il possesso ed eventuali altri elementi probatori.
2. Descrizione
Consiste nell'esposizione di tutti gli elementi che caratterizzano il singolo bene mediante indicazione degli aspetti qualificativi, quantitativi, di stato, d'uso, di manutenzione e così via.
La descrizione deve contenere anche l'indicazione dei funzionari responsabili, in modo da poter agevolare e garantire le funzioni amministrative di conservazione, vigilanza e controllo, applicando i principi dell'autonomia organizzativa e della trasparenza amministrativa.
3. Classificazione
Consiste nel riordino dei singoli beni in raggruppamenti omogenei, classi, categorie e sottocategorie, seguendo le prescrizioni del codice civile (beni demaniali, beni patrimoniali disponibili ed indisponibili, immobili, mobili ecc.) e la struttura dello stato patrimoniale e del piano dei conti accrual.
4. Valutazione
Consiste nell'attribuzione di un valore numerario a ciascun bene inventariato.
Quest'ultima operazione è normalmente più complessa rispetto alle precedenti e si realizza mediante la preventiva determinazione dei criteri, in base ai quali si procede poi alla valorizzazione di ciascun bene.
5. Collegamento con il sistema contabile
La classificazione, assieme alla valutazione dei beni inventariati consentono il collegamento con il sistema contabile utilizzato; per questo motivo, gli inventari costituiscono la fonte informativa necessaria per la compilazione delle singole voci dell'attivo e del passivo dello stato patrimoniale.
Con la nuova contabilità accrual cambiano molte cose rispetto al passato e, di fatto, si rivaluta la funzione e l'importanza degli inventari.
Le principali novità sono:
- gli inventari comprendono e valorizzano le risorse che l'Ente controlla, indipendentemente se sono o meno di proprietà dell'Ente stesso o di Altre P.A..
Il controllo di una risorsa comporta la capacità di utilizzarla (o di indirizzarne l’utilizzo da parte di terzi) in modo tale da godere del potenziale di servizio o dei benefici economici da questa derivanti (Quadro concettuale, paragrafo 3.6).
Tale condizione è verificata con l’esistenza di un diritto, o di una situazione di fatto, che consente alla P.A. di utilizzare la risorsa e di inibire o limitare l’accesso alla stessa da parte di terzi.
- i beni da inventariare debbono essere "risorse" nell'accezione indicata nel Quadro Concettuale accrual, Paragrafo 3.5 : "Una risorsa deve avere un potenziale di servizio o la capacità di generare benefici economici....".
- i beni devono essere durevoli, non beni di consumo e non di modico valore.
- In tema di tipologie e struttura degli inventari occorre fare riferimento all'art. 64, comma 2, D. Lgs. 23/6/11, n. 118: "Gli inventari costituiscono la principale fonte descrittiva e valutativa dello stato patrimoniale".
Quindi, l'ordinamento attuale, fermo restando le altre suddivisioni per categorie...







