Regime fiscale applicabile ai compensi corrisposti ai membri delle commissioni esaminatrici di concorsi
risposta ad interpello n. 154/2025, pubblicata l’11 giugno 2025
Regime fiscale applicabile ai compensi corrisposti ai membri delle commissioni esaminatrici di concorsi
a cura di Vincenzo Cuzzola
16 Giugno 2025
Con la risposta ad interpello n. 154/2025, pubblicata l’11 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di utili indicazioni in merito al regime fiscale applicabile ai compensi corrisposti ai membri delle commissioni esaminatrici di concorsi.
Ai fini del corretto inquadramento dei compensi in esame, è stato evidenziato che l'art. 50, comma 1, del TUIR assimila ai redditi di lavoro dipendente:
- «le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d'imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione agli uffici di amministratore, sindaco o revisore di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica, alla collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili, alla partecipazione a collegi e commissioni, [...], sempreché gli uffici o le collaborazioni non rientrino nei compiti istituzionali compresi nell'attività di lavoro dipendente di cui all'articolo 49, comma 1, concernente redditi di lavoro dipendente, o nell'oggetto dell'arte o professione di cui all'articolo 53, comma 1, concernente redditi di lavoro autonomo, esercitate dal contribuente» (lettera c-bis);
- «le indennità, i gettoni di presenza e gli altri compensi corrisposti dallo Stato, dalle regioni, dalle province e dai comuni per l'esercizio di pubbliche funzioni, sempreché le prestazioni non siano rese da soggetti che esercitano un'arte o professione di cui all'articolo 53, comma 1, e non siano state effettuate nell'esercizio di impresa commerciale» (lettera f).
Riguardo ai compensi per pubbliche funzioni di cui alla lettera f) citata, si fa presente che con la circolare del Ministero delle Finanze 23 dicembre 1997, n. 326, paragrafo 5.7, è stato chiarito che si tratta di quei compensi e quelle indennità, più comunemente denominati gettoni di presenza, a chiunque corrisposti dalle amministrazioni statali e dagli enti territoriali menzionati nella norma per l'esercizio di pubbliche funzioni. Rientrano tra i compensi per l'esercizio di pubbliche funzioni anche i compensi spettanti ai componenti di commissioni per concorsi pubblici.
Con risoluzione del Ministero delle Finanze 22 novembre 2000, n. 172, è stato chiarito che sono inquadrabili tra i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui al citato art. 50, comma 1, lettera f), del TUIR “quei compensi o indennità, più comunemente denominati gettoni di presenza, a chiunque corrisposti dalle amministrazioni statali e dagli enti pubblici sopra menzionati in qualità di componenti di commissioni la cui costituzione sia stata disposta dalla legge; ad esempio, commissioni edilizie comunali, commissioni elettorali, ecc…” e che “i compensi erogati ai componenti delle commissioni concorsi e delle commissioni per l'aggiudicazione di appalti e forniture, la cui costituzione è disposta da disposizioni di...