Uno specchio d’acqua utilizzato come ricovero di natanti è assoggettabile alla TARI
È legittima la norma regolamentare che assoggetta alla TARI uno specchio d’acqua coperto...
Uno specchio d’acqua utilizzato come ricovero di natanti è assoggettabile alla TARI
È legittima la norma regolamentare che assoggetta alla TARI uno specchio d’acqua coperto utilizzato come ricovero di natanti: è quanto affermato dal TAR Veneto, sez. III, nella sent. 8 ottobre 209, n. 1050.
28 Ottobre 2019
È legittima la norma regolamentare che assoggetta alla TARI uno specchio d’acqua coperto utilizzato come ricovero di natanti: è quanto affermato dal TAR Veneto, sez. III, nella sent. 8 ottobre 209, n. 1050.
Come è noto, l’art. 1, comma 641, della Legge n. 147/2013 (Legge Finanziaria 2019) dispone che la TARI si applica a “locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti suscettibili di produrre rifiuti urbani”; tale concetto viene ripetuto anche nel successivo comma 642, che individua il soggetto passivo della tassa in “chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani”.
Un’interpretazione sistematica e teleologica delle norme in questione, come già affermato dalla Cassazione nelle sentenze n. 3829/2009 e n. 3773/2013 (anche se in relazione alla TARSU, i cui presupposti normativi, però, erano sostanzialmente gli stessi della TARI), porta ad affermare che le aree assoggettabili a tale tassazione vanno individuate non sulla base della natura del luogo (solida o liquida), alla cui superficie la tassazione stessa viene soltanto commisurata, ma in base alla finalità di pubblica igiene e salubrità della norma, volta all’eliminazione dei rifiuti prodotti dalla presenza (anche in via provvisoria) di una comunità di persone.Come evidenziato dalla Cassazione nelle sentenze appena richiamate, “per aree scoperte...