ANTICORRUZIONE: LA FILIERA DEI CONTROLLI SULL’ATTUAZIONE DELLA MISURA GENERALE DELLA TRASPARENZA SECONDO LEGGE E ANAC
ANTICORRUZIONE: LA FILIERA DEI CONTROLLI SULL’ATTUAZIONE DELLA MISURA GENERALE DELLA TRASPARENZA SECONDO LEGGE E ANAC
Anac, OIV-NDV, RPCT, Dirigente di struttura, publishers, stakeholders
29 Maggio 2025
Come ogni anno anche quest’anno, a Maggio 2025, l’ANAC ha adottato la delibera (la n. 192 del 7.5.2025) con cui ‘chiede’ (quindi si avvale) a ciascun OIV-NDV (organi deputato a presidiare il cd. ciclo della performance ex D.Lgs. 150/2009) di verificare, non autonomamente ma su modello e procedura forniti dall’ANAC, lo stato della TRASPARENZA presso varie tipologie di PPAA ed Enti ‘confinanti con le PPAA’ relativamente ad alcune ‘Corsie’ di quello che io chiamo SUPERMERCATO della TRASPARENZA ovvero la sezione del sito web denominata “Amministrazione Trasparente” di ciascuna PA, istituita e normata ex D.Lgs. 33/2016, appunto come qualunque supermercato avente: le sue Corsie, i suoi Scaffali e ciascun scaffale i suoi Ripiani, tutto rigorosamente conforme ed identico in tutta Italia (proprio come una catena commerciale di distribuzione) al modello organizzativo standard (mappa del Supermercato) ex Delibera Anac 1310/2016 allegato 1 che da anni ha soppiantato l’Allegato 1 del D.Lgs. 33/2013 (TUT) e che è in corso di aggiornamento già dal 2024.
Ecco per il 2025 (ma sul 2024) le Corsie di interesse dell’ANAC presso le PP.AA. in senso stretto e tecnico come scritto in delibera 192/2025 cit.:
L’attes tazione deve tener conto dello s tato di pubblicazione dei dati al 31 maggio 2025.
I dati la cui pubblicazione si chiede di attestare, in particolare, sono:
a) Per le pubbliche amministrazioni di cui al paragrafo 1.1
1) Consulenti e collaboratori (art. 15 d.lgs. n. 33/2013; art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001) 2) Personale (artt. 10,14,16,17,18, e 21 d.lgs. n. 33/2013; art. 20, d.lgs. n. 39/2013)
3) Bandi di concorso (art. 19 d.lgs. n. 33/2013)
4) Bandi di gara e contratti (art. 37 d.lgs. n. 33/2013; artt. 23 e 28 d.lgs. n. 36/2023, delibere ANAC n. 261/2023 e n. 264/2023 come integrata e modificata dalla delibera ANAC n. 601/2023)
5) Bilanci (art. 29 d.lgs. n. 33/2013)
6) Informazioni ambientali (art. 40 d.lgs. n. 33/2013)
7) Interventi straordinari di emergenza (art. 42 d.lgs. n. 33/2013)
8) Altri contenuti / Prevenzione della corruzione (l. 190/2012, d.lgs. 39/2013, dl 80/2021, DPR 81/2022);
I neo addetti ai lavori si chiederanno che ci azzecca l’OIV o il NDV con la Trasparenza atteso che detto organo si occupa di performance? Per rispondere a questa domanda come anche a qual è il ruolo dell’ANAC prima ancora dell’OIV basta leggere i primi due commi dell’art. 45 del TUT e tutto si disvela:
Articolo 45
Compiti della Commissione per la valutazione, l'integrità e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni (CIVIT).
1. L'autorità nazionale anticorruzione (((ANAC))) controlla l'esatto adempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, esercitando poteri ispettivi mediante richiesta (((d’ufficio o su denuncia di stakeholders))) di notizie, informazioni, atti e documenti alle amministrazioni pubbliche e ordinando di procedere, entro un termine non superiore a trenta giorni, alla pubblicazione di dati, documenti e informazioni ai sensi del presente decreto, all'adozione di atti o provvedimenti richiesti dalla normativa vigente ovvero alla rimozione di comportamenti o atti contrastanti con i piani e le regole sulla trasparenza.
2. L'autorità nazionale anticorruzione (((ANAC))) controlla l'operato dei responsabili per la trasparenza (((ooggi RPCT))) a cui può chiedere il rendiconto sui risultati del controllo (((da essi RRPC!!!))) svolto all'interno delle amministrazioni. L'autorità nazionale anticorruzione può inoltre chiedere all'organismo indipendente di valutazione (OIV)(((come anche al Nucleo di Valutazione))) ulteriori informazioni (((previe sue verifiche: sue dell’OIV/NDV non del RPCT!!!))) sul controllo dell'esatto adempimento degli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa vigente.(((l’Anacda diversi anni lo fa ogni anno con delibera adottata entro il mese di Maggio: nel 2025 la n. 192 del 7 Maggio: v. https://www.anticorruzione.it/-/delibera-n.-192-del-7-maggio-2025))).
E come in ciascuna di dette delibere maggioline nel preambolo di ciascuna delibera, inclusa quella del 2025, l’ANAC ricorda sempre a PP.AA e ad OIV/NDV esattamente quanto segue (copia/incollandosemplicemente da testo normativo, a volte non citato esattamente!):
“L’art. 45, co. 1, del d.lgs. 33/2013, come modificato dall’art. 36, co. 1, lett. a) e b), deld.lgs. 25 maggio 2016, n. 97, attribuisce all’Autorità nazionale anticorruzione il compito dicontrollare «l’esatto adempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativavigente, esercitando (((anche))) poteri ispettivi(((diretti con propri ispettori o tramite la Guardia di Finanza))) mediante richiesta di notizie, informazioni, atti edocumenti alle amministrazioni pubbliche e ordinando di procedere, entro un termine nonsuperiore a trenta giorni, alla pubblicazione di dati, documenti e informazioni ai sensi delpresente decreto, all’adozione di atti o provvedimenti richiesti dalla normativa vigente, ovveroalla rimozione di comportamenti o atti contrastanti con i piani e le regole sulla trasparenza».
Il comma 2, secondo periodo, del medesimo articolo riconosce, inoltre, all’ANAC la possibilitàdi chiedere all’OIV «ulteriori informazioni sul controllo dell'esatto adempimento degli obblighidi trasparenza previsti dalla normativa vigente».
Anche il d.lgs. 97/2016 ha rafforzato il ruolo degli OIV, ai fini della verifica degli obiettiviconnessi alla trasparenza oltre che a quelli inerenti in generale alla prevenzione dellacorruzione, prevedendo a tal fine che l’OIV possa chiedere al Responsabile della prevenzionedella corruzione e della trasparenza (RPCT) le informazioni e i documenti necessari per losvolgimento del controllo.
A cosa allude l’ANAC citando in maniera ‘parzialissima’ un passaggio del D.Lgs. 97/2016? Esattamente al suo art. 41che al comma 1 lett. h) ha aggiunto un nuovo comma all’art. 1 L. 190/2012, questo :«8-bis. L'Organismo indipendente di valutazione verifica, anche ai fini della validazione della Relazione sulla performance, che i piani triennali per la prevenzione della corruzione siano coerenti con gli obiettivi stabiliti nei documenti di programmazione strategico-gestionale e che nella misurazione e valutazione delle performance si tenga conto(((la PA tenga conto: nei Comuni la Giunta verso i Dirigenti e i Dirigenti verso i dipendenti))) degli obiettivi connessi all'anticorruzione e alla trasparenza. Esso verifica i contenuti della Relazione di cui al comma 14 in rapporto agli obiettivi inerenti alla prevenzione della corruzione e alla trasparenza. A tal fine, l'Organismo medesimo puo' chiedere al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza le informazioni e i documenti necessari per lo svolgimento del controllo e puo' effettuare audizioni di dipendenti. L'Organismo medesimo riferisce all'Autorita' nazionale anticorruzione sullo stato di attuazione delle misure di prevenzione della corruzione e di trasparenza.»;.
Quindi, ad onor del vero, c’è da dire che l’OIV dopo il 31.5.2025 non solo procede in autonomia alle verifiche del casoper dare la sua pagella alla PA quanto a TRASPARENZA,ma può anche, sia prima che dopo, chiedere report al malcapitato RPCT, il quale a sua volta a cascata – massimamente se non ha o lo ha scarso uno staff a disposizione all’uopo - può eccome sollecitare Dirigenti di Settore/Servizio e relativi Publishers (sottoposti ai Dirigenti) a ‘fare il punto della situazione (lo stato dell’arte) sulla TRASPARENZA’: perché no proprio e maggiormente (ma non solo!) dopo l’emissione di detta delibera maggiolina dell’ANAC !
Addirittura, a ben leggere, l’OIV o il NDV può, bypassando il RPCT della PA da verificare, effettuare audizioni di Dirigenti e Publishers, tutti ‘dipendenti’ in egual misura qualitativa.Anzi è auspicabile! Suvvia: quando mai un RPCT dirà all’OIV/NDV che presso la PA la TRASPARENZA da lui diretta non sta messa bene ???
Invero tale peculiare rilevanza della TRASPARENZA ai fini del giudizio annuale sulla PERFORMANCE sta anche dentro lo stesso TUT all’art. 44 co. 1 periodo II:
Articolo 44
Compiti degli organismi indipendenti di valutazione
1. (…). I soggetti deputati alla misurazione e valutazione delle performance (((nei Comuni la Giunta verso i Dirigenti ed i Dirigenti verso i dipendenti))), nonché l'OIV, utilizzano le informazioni e i dati relativi all'attuazione degli obblighi di trasparenzaai fini della misurazione e valutazione delle performance sia organizzativa, sia individuale del responsabile e dei dirigenti dei singoli uffici responsabili della trasmissione dei dati[1].
Quindi l’attuazione della TRASPARENZA, tra l’altro non a piacimento di ciascuna PA e/o proprio RPCT, ma secondo gli esattissimi dettami dell’ANAC, non è solo MISURA anticorruzionema anche un importantissimo (direi strategico) obiettivo standard annuale rilevante ai fini della attribuzione di trattamenti accessori da PERFORMANCE: è un sicuro obiettivo di PERFORNCE!!! Meglio……..verificare anche i propri PIANI DELLA PERFORMANCE.
Orbene, dopo il 31.5.2025detti organi collaboranti con l’ANAC, fatte le proprie indagini e audizioni che auspico (prima*e/o dopo il 31 Maggio: *non è vietato!)certificheranno (‘rileveranno’ a mezzo ‘attestazione’ propria) lo stato dell’arte ostensoria delle varie PP.AA. ex D.Lgs. 33/2013 e poi dopo se del caso detti OIV/NDV ‘monitoreranno’ le ostensioni tardive richieste in sede di attestazione (con una sorta di ‘rinvio a settembre’, recte Novembre di prassi per provvedere alle ‘mancanze’: a parte, cioè ferme restando, le responsabilità ex art. 46 TUT ovviamente!) in caso di omissioni o imprecisioni/errori) determinaterisultanze ostensorie al 31.5.2025 ma relativamente ad oneri ostensori del 2024.
Gli elementi di valutazione di questa sorta di pagellina, per ciascuna Corsia di detto supermercato, sono i soliti: dati gli ambiti tematici degli oneri ostensori quest’anno di interesse dell’ANAC esattamente 8 (v. foto infra), essi sono “completezza di contenuto, completezza rispetto agli uffici o soggetti, aggiornamento e apertura formato”.Insomma: non basta pubblicare;serve pubblicare BENE!!
OIV e NDV ha tempo sino al 14.7.2025 per produrre (a mezzo piattaforma dell’ANAC ad acceso riservato a detti organi: non alla PA/RPCT!) l’attestazione (la pagellina): scrive invero l’ANAC in delibera 192/2025: “L’attestazione degli OIV, o degli altri organismi o soggetti con funzioni analoghe,completa della scheda delle verifiche di rilevazione al 31 maggio 2025, deve essere pubblicatada parte del Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza nella sezione«Amministrazione trasparente» o «Società trasparente» sotto-sezione di primo livello«Controlli e rilievi sull’amministrazione», sotto-sezione di secondo livello «Organismiindipendenti di valutazione, nuclei di valutazione o altri organismi con funzioni analoghe»,«Attestazione dell'OIV o di altra struttura analoga nell’assolvimento degli obblighi dipubblicazione» entro il 15 luglio 2025.”
E poi? Poi, letta la pagellina data all’Ente, se ci sono delle lacune l’ANAC in detta delibera 192/2025 chiarisce: “Il RPCT, successivamente alla pubblicazione dell’attestazione OIV, avrà cura di assumerele iniziative (misure di trasparenza) utili a superare le criticità segnalate dagli OIV, ovveromigliorare la rappresentazione dei dati per renderli più chiari e fruibili, e predisporre, nel casodi ottemperanza, nota di avvenuto adeguamento, da pubblicare tempestivamente nella medesima sotto-sezione di Amministrazione Trasparente riguardante l’attestazione OIV dirilevazione al 31 maggio 2024 (AT/Controlli e rilievi sull’Amministrazione/OIV/Atti degliOIV).”. Quindi non basta rimediare alle mancanze ostensorie rilevate da OIV/NDV, ma va redatta da parte del RPCT questa NOTA DI AVVENUTO ADEGUAMENTO e….PUBBLICATA dove l’ANAC indica con detta delibera !!!
E il RPCT, venendo a tale figura intra PA al 100% (l’OIV-NDV è una sorta di organismo semi-esterno come l’ANAC che sta a Roma è proprio esterno alla PA!)dal canto suo che fa in merito alla TRASPARENZA ?
In primis fa o meglio DEVE FARE quello che dispone la L. 190/2012 come attuata dall’ANAC ovvero - ricordando come recita il sopra riportato nuovo comma 8bis dell’art. 1 L. 190/2012 “Esso (((OIV)) verifica i contenuti della Relazione di cui al comma 14 in rapporto agli obiettivi inerenti alla prevenzione della corruzione e alla trasparenza.”- redigesu indicazioni esatte (di contenuto) dell’ANACla RELAZIONE di cui all’art. 1 comma 14 penultimo periodo della L. 190/2012che recita “Entro il 15 dicembre (((l’ANAC posticipa ormai di prassi al 31 Gennaio dell’anno seguente))) di ogni anno, il dirigente individuato ai sensi del comma 7 del presente articolo (((RPCT, redige e))) trasmette all'organismo indipendente di valutazione e all'organo di indirizzo dell'amministrazione una relazione recante i risultati dell'attivita' svolta (((e detta Relazione ha anche e sempre una sezione dedicata allo stato della TRASPARENZA)))e la pubblica nel sito web dell'amministrazione.”. E niente non è: altro che ‘il RPCT e/o il suo staff non sono controllori’ !E sarebbe pur bello che prima ad es. a Dicembre 2024 (recte Gennaio 2025) il RPCT ha detto che quanto a TRASPARENZA è tutto OK, ma poi a Maggio 2024 si scoprono o lui stesso scopre/riferisce disastri o situazioni di gravi omissioni o pessime pubblicazioni: o no?!Quindi in primis rileggiamoci, a maggio2025, quanto il RPCT ha scritto in detta Relazione che deve aver redatto (magari interloquendo a monte - pure formalmente: cioè esigendo riscontri dai Dirigenti/Publishers –con i Servizi/Settori pubblicanti in Amministrazione Trasparente.
Ma non solo o meglio non solo esso RPCT si attiva sicuramente quale verificatore della TRASPARENZA a Dicembre ogni anno su input dell’ANAC che si attiva (ed attua detto comma 14) a mezzo specifica delibera, ma il RPCT a ben vedere deve svolgere tale ruolo STABILMENTE = TUTTO L’ANNO (si spera amezzo proprio staff) perché glielo impone l’art. 45 del TUT che ai commi 1, 4 e 5 recita:
Articolo 43
Responsabile per la trasparenza
1. All'interno di ogni amministrazione il responsabile per la prevenzione della corruzione, di cui all'articolo 1, comma 7, della legge 6 novembre 2012, n. 190, svolge, di norma, le funzioni di Responsabile per la trasparenza, di seguito «Responsabile», e il suo nominativo è indicato nel Piano triennale per la prevenzione della corruzione. Il responsabile svolge s-t-a-b-i-l-m-e-n-t-eun'attività di controllo sull'adempimento da parte dell'amministrazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamentodelle informazioni pubblicate, nonché segnalando (((se del caso))) all'organo di indirizzo politico, all'Organismo indipendente di valutazione (OIV), all'Autorità nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi, all'ufficio di disciplina i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione.
4. (..) il responsabile per la trasparenza controllano e assicurano la regolare attuazione dell'accesso civico sulla base di quanto stabilito dal presente decreto.(((L’ACCESSO CIVICO DICE L’ANAC E’ UNA FORMA O DECLINAZIONE DELLA TRASPARENZA !!!)))
5. In relazione alla loro gravità, il responsabile segnala i casi di inadempimento o di adempimento parziale degli obblighi in materia di pubblicazioneprevisti dalla normativa vigente, all'ufficio di disciplina, ai fini dell'eventuale attivazione del procedimento disciplinare. Il responsabile segnala altresì gli inadempimenti al vertice politico dell'amministrazione, all'OIV ai fini dell'attivazione delle altre forme di responsabilità.”
Dunque il RPCT ed il suo staff non è un controllore della TRASPARENZA ? Voglio sorridere, fa buon sangue !!!
Veniamo quindi ai Dirigenti, che di prassi non pubblicano direttamente/di persona anche se nessuna norma vieta di attribuire loro compiti di Publishers, ruolo che essi stessi possono assegnarsi formalmente o che hanno per legge (L. 241/1990) ove non assegnino formalmente (con atto scritto) tale ruolo a propri dipendenti: attenzione quindi ad autoattribuirsi il ruolo di Publishers, senza atto formale di incarico da parte del Dirigente si è solo esecutori materiali (longa manus)del Dirigente che è per legge Publisher giuridico (sino a che non nomina altro diverso da sé).Comunque è sempre il medesimo art. 45 cit. del TUT che ai commi 3 e 4 ci risponde o meglio ci illumina sul ruolo dei meri Dirigenti nella filiera dei CONTROLLI SULLA TRASPARENZA; ecco cosa dicono detti commi:
“3. I dirigenti responsabili degli uffici dell'amministrazione garantiscono il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare (((ove altri sono quelli che pubblicano))) ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge.(((cd. termini esatti ma…non proprio -v. infra – quali quelli così indicati: tempestivamente; trimestralmente; semestralmente; annualmente; a data esatta, etc.)))
4. I dirigenti responsabili dell'amministrazione e (….) controllano e assicurano la regolare attuazione dell'accesso civico sulla base di quanto stabilito dal presente decreto.(((.”(((L’ACCESSO CIVICO DICE L’ANAC E’ UNA FORMA O DECLINAZIONE DELLA TRASPARENZA !!!)))
Normazione scritta sicuramente da un ‘ministeriale’ che vede solo il FLUSSO DEI DATI (da pubblicare) verso altro UFFICIO PUBBLICANTE: ma nelle realtà amministrative non ministeriali o comunque nei Comuni piccoli o mediopiccoli, ma anche in molti Comuni grandi, chi produce l’atto (Creator) nel 99% dei casi se lo pubblica pure (cioè è anche Publisher dello stesso) e quindi il ‘flusso’ lo ha nel suo cervello: esternamente non si vede/percepisce (nessun invio telematico ad altri, nessuna nota di trasmissione: il Singolo Servizio/Settore produce l’atto e se lo pubblica; stop !).
Quanto, infine, ai dipendenti con ruolo di Publisher sformalmente assegnato dal (proprio) Dirigente ovvero in caso di mancata nomina il Dirigente-Publisher ex lege, l’art. 46 non dice che il Publisher pubblica, in quanto ciò è ovvio: se la legge dice che la PA deve pubblicare, intra PA vi sarà una organizzazione formalizzata che individua sine dubbio CHI DEVE PUBBLICARE; ecco per costui l’art. 46 del TUT dice cosa succede se non pubblica e succede esattamente questo, salvo l’esimente del comma 2:
Articolo 46
Responsabilità derivante dalla violazione delle disposizioni in materia di obblighi di pubblicazione e di accesso civico
1. L'inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente e il rifiuto, il differimento e la limitazione dell'accesso civico, al di fuori delle ipotesi previste dall'articolo 5-bis, costituiscono elemento di valutazione negativa della responsabilità dirigenziale (((sia per il Dirigente controllore sicuramente sia per il Dirigente eventualmente anche Publisher))) a cui applicare la sanzione di cui all'articolo 47, comma 1-bis, ed eventuale causa di responsabilità per danno all'immagine dell'amministrazione, valutata ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili (((MERI DIPENDENTI)))[2].
2. Il responsabile (((= colui che aveva l’obbligo di pubblicare perché all’uopo incaricato o tale per legge))) non risponde dell'inadempimento degli obblighi di cui al comma 1 se prova che tale inadempimento è dipeso da causa a lui non imputabile (((ad es. nel caso in cui il flusso non ha funzionato: risponde, quindi, chi non ha comunicato il dato al Publisher))).
Tutto ciò detto e premesso sulla filiera dei controlli e controllori sulla/della TRASPAREZA, ex D.Lgs. 33/2013, è chiaro allora che non è cosa bella (organizzativamente parlando!) accorgersi a maggio 2025 di una mancata pubblicazione del 2024 o di...