I PRINCIPI DETTATI PER LE STABILIZZAZIONI
Tar del Molise, sezione prima, n. 90/2023
I PRINCIPI DETTATI PER LE STABILIZZAZIONI
a cura di Arturo Bianco
17 Maggio 2023
Appartiene alla sfera della discrezionalità delle singole amministrazioni decidere se dare corso a procedure di stabilizzazione dei lavoratori precari, ambito nel quale gli enti non possono comunque sommare altre riserve consentite dal legislatore
Le amministrazioni e gli enti pubblici possono decidere di dare corso ad assunzioni con concorsi con riserva, anziché stabilizzare i precari. Deve invece essere considerata illegittima la scelta di sommare nella riserva per gli interni ai posti per gli stabilizzandi quelli per altre riserve previste dal legislatore. Sono questi i principi fissati dalla sentenza del Tar del Molise, sezione prima, n. 90/2023.
LA COMPETENZA
La sentenza chiarisce in primo luogo che la competenza a giudicare spetta al giudice amministrativo e non a quello ordinario: vista la “qualificazione del ricorso sulla base del suo petitum sostanziale, osserva che l’impugnativa in esame, indubbiamente connessa con la pretesa degli interessati ad ottenere la stabilizzazione diretta presso l’Amministrazione regionale, è avversativa di determinazioni regionali di indizione di concorsi riservati, in quanto assunte in luogo della diretta stabilizzazione.. Il Collegio non ha motivo per sottrarre la fattispecie in scrutinio all’impero dell’orientamento giurisprudenziale secondo il quale, quando la p.a., per coprire posti vacanti nella dotazione organica, indice una nuova procedura concorsuale, ovvero avvia una procedura di mobilità, anziché avvalersi del personale precario preesistente, la pretesa da parte di quest’ultimo al riconoscimento del proprio diritto alla stabilizzazione è connessa e consequenziale alla contestazione di un provvedimento che investe l'esercizio del potere dell'Amministrazione, a cui corrisponde una situazione di interesse legittimo, tutelabile innanzi al giudice amministrativo”.
L’APPLICAZIONE LETTERALE
Un’altra importante indicazione che leggiamo in premessa è costituita dalla seguente affermazione di carattere generale: “i requisiti per l’accesso alle procedure di stabilizzazione, in quanto preordinati a concretizzare un’ipotesi tipizzata di deroga al principio generale del pubblico concorso, devono essere oggetto di accertamento tassativo e vanno interpretati in modo restrittivo, al fine di garantirne la compatibilità, oltre che con l’art. 97 della Carta, anche con il principio di uguaglianza”. Per potere dare corso alla utilizzazione dell’articolo 20, comma 1, d.lgs. n. 75/2017...