IL DECRETO CURA ITALIA
Esenzione dal servizio, ampliamento dei permessi per i disabili, sospensione dei termini dei...
IL DECRETO CURA ITALIA
Esenzione dal servizio, ampliamento dei permessi per i disabili, sospensione dei termini dei procedimenti e dello svolgimento di concorsi, ampliamento dei congedi parentali: sono queste le principali novità per il lavoro pubblico contenute nel d.l. n. 18/2020, cd cura Italia
23 Marzo 2020
Possibilità di esenzione dal servizio dei dipendenti pubblici: aumento dei permessi per i congiunti che assistono disabili; sospensione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi e di quelli disciplinari; istituzione di nuovi permessi retribuiti per i dipendenti che hanno figli fino a 12 anni; collocamento al di fuori del tetto degli straordinari della polizia locale. Sono queste alcune delle disposizioni che impattano sul personale delle PA e degli enti locali dettate dal d.l. n. 18/2020 dello scorso 17 marzo “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
IL LAVORO AGILE E L’ESENZIONE DAL SERVIZIO
Il lavoro agile nelle PA è la modalità ordinaria, tranne che per le attività indifferibili, si può prescindere dal consenso e si possono utilizzare le attrezzature del dipendente.
Per ridurre la presenza dei dipendenti che non sono impegnati nello svolgimento di attività indifferibili, è previsto l’obbligo di godere delle ferie arretrate, dei riposi compensativi, della banca delle ore e di tutte le altre forme di assenza previste dalla normativa. Il personale, successivamente, può essere esentato dal servizio, pur continuando ad essere considerato presente.
I CONGEDI PER I GENITORI
I dipendenti pubblici, per i periodi di congedo fruiti a decorrere dal 5 marzo e fino a 15 giorni massimi hanno diritto ad un compenso pari al 50% della retribuzione se hanno figli fino a 12 anni di età o che sono in condizioni di disabilità grave e sono iscritti a scuole e/o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale. Il tetto vale per entrambi in genitori e richiede che il coniuge non sia disoccupato e/o non lavoratore e/o non fruisca di strumenti di sostegno del reddito e/o che non stia già usufruendo di un beneficio analogo. Se si hanno dei figli di età compresa tra 12 e 16 anni, i dipendenti, sempre a condizione che il coniuge non sia lavoratore o non fruisca di strumenti di sostegno del reddito, si ha diritto ad...