IL LAVORO AGILE NEL D.L. N. 56/2021
Il decreto di proroga di termini legislativi elimina la soglia minima di personale dipendente da PA...
IL LAVORO AGILE NEL D.L. N. 56/2021
a cura di Arturo Bianco
03 Maggio 2021
Il decreto di proroga di termini legislativi elimina la soglia minima di personale dipendente da PA da collocare in lavoro agile nella fase di emergenza e riduce, unificandola sia per gli enti che hanno o meno adottato il POLA, la soglia del ricorso a questo istituto nel lavoro agile in modalità ordinaria.
La eliminazione dei vincoli numerici di dipendenti da collocare necessariamente in lavoro agile nella attuale fase di emergenza e la riduzione del ricorso obbligatorio a questo istituto nella fase ordinaria sono due delle più importanti previsioni dettate dal d.l. n. 56/2021 “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi”. La disposizione incide anche sulle regole che le PA devono applicare per la gestione delle risorse umane nella attuale fase di emergenza da Covid-19.
LA FASE DI EMERGENZA
Non viene più prevista la soglia minima del collocamento in lavoro agile o smart working di almeno il 50% dei dipendenti che impegnati in attività che possono essere svolte con tale modalità di svolgimento della prestazione lavorativa. Di conseguenza, non vi è una soglia minima obbligatoria di dipendenti pubblici da utilizzare con tale modalità: una disposizione che, nel giudizio della Funzione Pubblica, libera le PA “dalla rigidità derivante dalla soglia del 50%”, fermo restando che occorre comunque dare corso al “rispetto di principi di efficienza, efficacia e customer satisfaction”. Di conseguenza, gli enti stabiliscono in modo autonomo le quantità di personale da destinare al lavoro agile. Le amministrazioni devono tenere conto del vincolo che la introduzione di questa modalità organizzativa continua ad essere subordinata alla attestazione che l'erogazione dei servizi rivolti a cittadini ed imprese avvenga con regolarità, continuità ed efficienza, nonchè nel rigoroso rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente”. Occorre quindi dare corso da parte di tutte le singole amministrazioni ad una attenta valutazione che deve tenere conto del vincolo che non si determinino peggioramenti nella qualità delle attività svolte, a partire dall’allungamento dei tempi di conclusione dei procedimenti amministrativi. Occorre ricordare che il lavoro agile può essere effettuato attraverso varie modalità, anche stabilendo la alternanza con il lavoro in presenza nell’arco della settimana o tra le settimane.
Altra importante indicazione dettata dal provvedimento è che la durata delle regole sul lavoro agile in fase di emergenza è prolungata fino alla entrata in vigore delle nuove regole che saranno dettate dai...