LA MOBILITA’ VOLONTARIA TRA I COMPARTI
trasferimenti per mobilità volontaria
LA MOBILITA’ VOLONTARIA TRA I COMPARTI
a cura di Arturo Bianco
05 Febbraio 2024
Negli inquadramenti a seguito di trasferimenti per mobilità volontaria tra i comparti si deve tenere conto delle aree, delle mansioni e dei profili; a livello economico occorre utilizzare, ove possibile, il criterio della approssimazione per eccesso.
Tutte le amministrazioni pubbliche devono inquadrare sul terreno giuridico i dipendenti che si trasferiscono per mobilità provenienti da comparti diversi sulla base delle mansioni, delle aree e dei profili. L’inquadramento sul terreno economico deve essere effettuato utilizzando i differenziali stipendiali attribuiti, con il criterio della approssimazione per eccesso, laddove possibile. In questo caso il costo della differenza deve essere imputato alle capacità assunzionali. Possono essere così sintetizzate le principali disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 novembre 2023 “Disciplina dei processi di mobilità tra pubbliche amministrazioni del personale non dirigenziale”. Il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 gennaio 2024.
Questo provvedimento, che sostituisce quello del 26 giugno 2015, si è reso necessario a seguito della stipula dei nuovi contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al triennio 2019/2021 e della conseguente radicale modifica delle regole sulle progressioni economiche, che sono state sostituite dai differenziali stipendiali.
Esso “trova attuazione in sede di prima applicazione dei nuovi sistemi di classificazione del personale e fino all'applicazione da parte delle amministrazioni della nuova disciplina prevista per le progressioni economiche dalla contrattazione collettiva nazionale relativa al triennio 2019-2021”. Il Decreto si applica anche “anche ai processi di mobilità che coinvolgono, ove previsti, gli specifici comparti delle regioni a statuto speciale e delle Province autonome .. compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti e le relative norme di attuazione”.
La sua finalità è quella di disciplinare i processi di mobilità fra pubbliche amministrazioni del personale non dirigenziale e di individuare la corrispondenza fra i livelli economici di inquadramento sulla base delle nuove strutture della retribuzione, con riferimento ai nuovi stipendi tabellari e ai nuovi differenziali stipendiali come determinati dai rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021 in relazione al primo inquadramento nei nuovi sistemi di classificazione”.
LE REGOLE
In premessa si deve sottolineare che “i criteri di inquadramento e la corrispondenza tra i livelli economici regolati dal presente decreto, non hanno valore innovativo, integrativo o modificativo degli ordinamenti professionali vigenti”.
Vi sono delle regole specifiche e delle esclusioni da applicare:
a) il “segretario comunale collocato nella fascia professionale C è inquadrato nell'area professionale più elevata prevista nell'ambito dei piani triennali dei fabbisogni”;
b) esso non si applica al personale docente e non docente della scuola e delle istituzioni di alta formazione e specializzazione artistica e musicale...