L’incentivazione delle funzioni tecniche e l’affidamento diretto
L’incentivazione delle funzioni tecniche e l’affidamento diretto
27 Ottobre 2020
Per la Corte dei Conti del Veneto la incentivazione delle funzioni tecniche nel caso di affidamento diretto può essere disposta solamente per quelli che sono preceduti da una procedura comparativa.
Mentre per l’affidamento diretto previa valutazione di preventivi la incentivazione delle funzioni tecniche va corrisposta, nella ipotesi di affidamento diretto senza valutazione di preventivi tale incentivo non può essere corrisposto, salvo che venga svolta una procedura sostanzialmente comparativa. In questa direzione vanno le indicazioni contenute nel parere della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti del Veneto n. 121/2020.
Tale lettura riprende indicazioni già fornite da altre sezioni regionali di controllo della magistratura contabile, con particolare riferimento a quella dell’Emilia-Romagna, in particolare la delibera n. 33/2020.
Il tema, a seguito dell’ampliamento del ricorso a queste forme di affidamento, è diventato assai importante.
I PRINCIPI GENERALI
In premessa leggiamo che “gli incentivi previsti dalle disposizioni vigenti in materia hanno una funzione premiante di competenze e responsabilità legate inscindibilmente allo svolgimento di peculiari funzioni tecniche, nell’ambito di iter predeterminati e per risultati conseguiti”.
Altro elemento che viene subito evidenziato è il seguente: per indicazioni costanti, “la disposizione autorizza l’erogazione di emolumenti accessori in favore del personale interno delle Pubbliche Amministrazioni in presenza di determinati requisiti: 1) l’adozione di un regolamento interno, 2) la stipula di un accordo di contrattazione decentrata, 3) il previo espletamento di una procedura comparativa per l’affidamento del contratto di lavoro, servizio o fornitura”.
IL MANCATO RICORSO ALLA GARA
Appare legittima, sulla scorta...