L’incremento delle risorse decentrate con l’utilizzo dei proventi contravvenzionali
La Sezione autonomie della Corte dei conti ha avuto modo di chiarire che i proventi...
L’incremento delle risorse decentrate con l’utilizzo dei proventi contravvenzionali
La Sezione autonomie della Corte dei conti ha avuto modo di chiarire che i proventi contravvenzionali sono soggetti al vincolo di finanza pubblica
22 Ottobre 2019
La Sezione autonomie della Corte dei conti ha avuto modo di chiarire che i proventi contravvenzionali sono soggetti al vincolo di finanza pubblica di cui all’articolo 23, comma 2, Decreto legislativo 25 maggio 2017 n. 75, ad eccezione della quota eccedente le riscossioni dell’esercizio precedente per la parte eventualmente confluita, in aumento, nel “Fondo risorse decentrate” e destinata all’incentivazione di specifiche unità di personale di polizia locale effettivamente impegnate, nell’ambito dei suddetti progetti, in mansioni suppletive rispetto agli ordinari carichi di lavoro.
Un ente locale ha chiesto alla Sezione regionale delle Corte dei conti come rendere compatibile l’accertamento delle maggiori entrate (desumibili solo alla fine dell’esercizio finanziario) con le norme di costituzione del fondo che prevedono che lo stesso debba essere costituito entro la fine dell’anno di riferimento, pena l’impossibilità di prevedere e utilizzare le risorse variabili stesse.
L’ente suggerisce di verificare i maggiori incassi sul 2018 rispetto al 2017 e di prevedere l’incremento del fondo risorse decentrate per il 2019.
La Sezione per la Lombardia, già con la deliberazione n. 334/2018/QMIG aveva precisato che i proventi non potessero essere utilizzati ad integrazione del fondo per il lavoro straordinario. La deliberazione della Sezione autonomie (5/SEZAUT/2019/QMIG) ha ritenuto che i proventi previsti dall’articolo 208 del Decreto legislativo 285/1992 rientrino nell’ambito del divieto di cui...