Il possibile ampliamento del Welfare nel pubblico impiego
Il possibile ampliamento del Welfare nel pubblico impiego
Il possibile ampliamento del Welfare nel pubblico impiego
26 Settembre 2019
Il cuneo fiscale rappresenta la differenza fra il costo del lavoro sostenuto dalle varie amministrazioni e l’importo netto percepito in busta paga dai dipendenti.
La differenza fra questi due valori è rappresentata dalle imposte e dai contributi che i datori di lavoro devono versare all’erario e agli enti previdenziali, e quelle a carico del dipendente, cioè le ritenute previdenziali e fiscali a suo carico.
Per quanto riguarda il dipendente, una parte considerevole del peso di queste imposizioni è rappresentato dall’Irpef, che parte da un’aliquota minima del 23% per i redditi più bassi, fino ad arrivare al 43% per i redditi con un imponibile fiscale di oltre 75.000 euro.
La legge finanziaria 2019 ha previsto inoltre la possibilità, per regioni e comuni, di incrementare le addizionali, regionali e comunali, ferme da 3 anni.
Si tratta di importi che gravano in maniera considerevole sui contribuenti, soprattutto se si considera che l’Italia è risultata, fra i Paesi Ocse, al terzo posto dopo Germania e Belgio, con un cuneo fiscale del 47,9%.
E’ quanto emerso da studi compiuti dal Centro Studi Assolombarda, che, rielaborando i dati OCSE, ha rapportato il cuneo fiscale alle retribuzioni nette dei lavoratori, rilevando così che in Italia le...