La refezione scolastica nel nuovo codice
La refezione scolastica nel nuovo codice
La normazione speciale prevista
07 Giugno 2023
Un’apposita disposizione contenuta nel d.lgs. 36/2023 ha fornito una regolamentazione specifica agli appalti di refezione scolastica.
Si tratta dell’art. 130, il quale introduce nel primo comma disposizioni relative alla ristorazione in genere, per poi dedicare uno spazio normativo specifico alla ristorazione scolastica soprattutto nel comma 2, ma anche nei commi a seguire.
La disciplina contenuta nel nuovo codice
L’articolo 130 del nuovo codice, rubricato “Servizi di ristorazione”, prevede al primo comma che, fermo restando quanto previsto dall’articolo 127, i servizi di ristorazione indicati nell’allegato XIV alla direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014 sono aggiudicati esclusivamente sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
La valutazione dell'offerta tecnica deve tenere conto, in particolare, tramite l’attribuzione di un punteggio premiale:
a) della qualità dei generi alimentari, con particolare riferimento ai prodotti biologici, tipici e tradizionali, ai prodotti a denominazione protetta, nonché ai prodotti provenienti da sistemi di filiera corta e da operatori dell'agricoltura sociale;
b) del rispetto delle disposizioni ambientali in materia di economia sostenibile (green economy), nonché dei pertinenti criteri ambientali minimi di cui all’articolo 57;
c) della qualità della formazione degli operatori.
Il comma 2, come si diceva, fornisce indicazioni di dettaglio riferite agli appalti di refezione scolastica.
Viene previsto che per l'affidamento e la gestione dei servizi di refezione scolastica e di fornitura di alimenti e prodotti agroalimentari agli asili nido, alle scuole dell'infanzia, alle scuole primarie, alle scuole secondarie di primo e di secondo grado e alle altre strutture pubbliche che abbiano come utenti bambini e giovani fino a diciotto anni di età, resta fermo l’obbligo di cui all'articolo 4, comma 5-quater del decreto legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128.
Detto obbligo comporta che i...